Il manager dell’Asl si dimette: «Ho fatto un buon lavoro»
Silveri (in carica dal 2009) lascerà l’incarico a fine anno È uno dei papabili come candidato sindaco del centrodestra
Monica Pelliccione L'AQUILA _ Le aveva annunciate già mesi fa. Ieri sono arrivate ufficialmente sul tavolo del presidente della Regione, Luciano D'Alfonso. Il manager della Asl dell'Aquila, Giancarlo Silveri, ha rassegnato le dimissioni, con decorrenza dal prossimo 31 dicembre. Trenta giorni di preavviso, contro i sessanta previsti da contratto. Una decisione nell'aria da tempo, che rimanda alle ventilate ipotesi di una candidatura alle prossime elezioni. Silveri è nella rosa dei papabili del centrodestra. Uno dei nomi più accreditati e caldeggiati. E le dimissioni anticipate, rispetto alla naturale scadenza del mandato fissata a gennaio 2018, non fanno che rafforzare l'idea di un nuovo impegno di Silveri in politica. Dal canto suo l'ormai ex manager della Asl, motiva il passo indietro con le grandi manovre in atto nella sanità, dalla formazione di una unica azienda sanitaria regionale al'applicazione del decreto Lorenzin. “La sanità è soggetta a una serie di cambiamenti in atto”, chiarisce Silveri, “che avranno ricadute sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, sulla medicina territoriale e che prevedono una grande revisione dell'assetto organizzativo. Nell'ambito di questa revisione generale è bene che la giunta regionale possa contare su un mandato più lungo rispetto alla mia scadenza e che si possa muovere con la più ampia libertà”. A precisa domanda su un' eventuale candidatura a sindaco dell'Aquila nelle file del centrodestra, Silveri risponde: “Non lo escludo. Ma non ho ancora fatto riflessioni su questo. E' prematuro. Vedremo quando arriverà il momento”. Poi, l'ex manager parla del suo lavoro, degli anni in cui ha guidato la Asl aquilana. “Anni durissimi, dopo il sisma che ha colpito L'Aquila”, dice, “sono stato nominato commissario l'1 ottobre 2009 e nel 2010 è arrivata la nomina a manager. Un periodo in cui abbiamo lavorato per rimettere in piedi l'ospedale dell'Aquila e migliorare la qualità dell'offerta sanitaria, anche con interventi sugli ospedali di Sulmona, Avezzano e Castel di Sangro. Lascio una Asl migliore rispetto a come l'ho trovata, in termini di numeri e di prestazioni. Un esempio su tutti: c'erano 8 milioni di euro accantonati nel fondo per il personale, non distribuiti. Abbiamo provveduto a farlo. Nella busta paga di dicembre daremo altri fondi”. E prima di andar via, Silveri taglierà anche il nastro del Delta chirurgico, dove confluiranno tutte le chirurgie e il reparto materno-infantile. L'ultimo, importante , tassello per la completa ricostruzione del San salvatore. “Di interventi da fare ce ne sarebbero ancora molti”, dice, dal potenziamento dei servizi alla pianta organzia. Sulla sanità c'è sempre da lavorare”. Monica Pelliccione