L'AQUILA
Il Pianeta Maldicenza torna con Cinzia Leone e 'Nduccio
La 19esima edizione dell'iniziativa si tiene dall’11 al 14, con la ‘coda’ del 20 gennaio
L'AQUILA. Cinzia Leone, ‘Nduccio e il Festival “San… Lustio” al centro del programma del 19esimo festival “Il Pianeta Maldicenza”, dall’11 al 14 gennaio, con la ‘coda’ del 20 gennaio. Organizzato dalle più attive congreghe agnesine dell’Aquila con il coordinamento della Confraternita dei Devoti di Sant’Agnese, con il Comune dell’Aquila che patrocina l’iniziativa, il festival rinnova la tradizione tipica aquilana della maldicenza intesa non come basso pettegolezzo o insulto, ma come sana e sincera critica costruttiva.
Oltre a Cinzia Leone e a ‘Nduccio, che si esibiranno domenica 14 gennaio al Centro commerciale “L’Aquilone” (che in questo modo ha inteso proseguire nel rapporto di collaborazione con la manifestazione, dopo il felice esordio dello scorso anno), sabato 13 gennaio sarà assegnato l’Agnesino d’Oro 2024 intitolato a Ludovico Nardecchia. La novità di quest’anno riguarda le modalità per il conferimento del premio.
All’Auditorium del Parco infatti si esibiranno, dalle 16, le band che cantano in dialetto aquilano, nel primo festival “San..lustio”; un modo di “emulare” il festival di San…Remo, calandolo nella realtà nostrana e utilizzando l’idioma popolare che in alcuni casi distorceva il nome dello storico romano Sallustio (la cui statua si trova nella centralissima piazza Palazzo, davanti al Comune), conferendogli un’inesistente santità. A seguire, al Parco del Castello, davanti all’Auditorium, la premiazione da parte della Municipalità.
L’apertura del festival della Maldicenza, come ormai accade da anni, è riservata al dialetto come presidio dell’identità civica, con una tavola rotonda dal nome “Voci dal passato” in programma l’11 gennaio alla scuola secondaria di primo grado “Giulio Verne” di Palombaia di Tornimparte. Venerdì 12 uno dei due appuntamenti con la commedia in dialetto, “Quissi che perdenu ju pilu ma no’ ju vizziu”, che sarà presentata all’Auditorium del Parco dalla compagnia in-stabile “Quissi de Sant’Agnese”, e “Ju munnu è pinu de femmene”, scritta e diretta dal Rossana Crisi Villani, recitata da attrici e attori della compagnia teatrale “Il Gruppo dell’Aquila”, in programma il 20 gennaio al teatro dell’Accademia delle Belle Arti, in via Leonardo da Vinci.