Imprese agricole, 600 cartelle pazze

Equitalia ignora l’abbattimento del 60% delle tasse dovute e chiede la restituzione dell’importo totale

L’AQUILA. Equitalia bussa alla porta di oltre 600 aziende agricole. Da 15 giorni altrettante cartelle esattoriali dai 500 ai 6mila euro sono state fatte recapitare alle piccole imprese di tutto il cratere. Imprese che avrebbero dovuto beneficiare dell’abbattimento post-sisma del 60% per la restituzione delle tasse, previsto con legge due anni fa, alle quali, invece, Equitalia chiede il 100%.

La norma che avrebbe dovuto agevolare i cittadini e le imprese, così, «viene totalmente ignorata», denunciano Filippo Rubei, presidente Cia (Confederazione italiana dell’agricoltura) L’Aquila e Bruno Petrei di Coldiretti L’Aquila, «e che mette in difficoltà le aziende beffate per l’ennesima volta».

Le imprese dovranno restituire per intero le tasse relative al 2009 (anno al quale risalgono le cartelle inviate) con l’addebito di mora e interessi. Una situazione che mette ulteriormente in difficoltà le piccole attività attanagliate dalla crisi generale, amplificata nei territori del cratere. «Le aziende agricole non sono destinatarie dei benefìci della zona franca», ricorda Rubei, «e devono far fronte da sole alla crisi economica in parte dovuta al sisma. Adesso un errore burocratico rischia di affondarle».

A monte della decisione di Equitalia di inviare le 600 «cartelle pazze», secondo i due rappresentanti delle organizzazioni di categoria del settore agricolo, sta un errore dell’Inps, che non avrebbe tenuto conto dell’abbattimento del 60% previsto nel post-sisma «non rispettando le direttive del governo». «Non si capisce il perché di questo atteggiamento schizofrenico dell’Inps, che a un certo punto ha dato ordine a Equitalia di emettere il pagamento di queste cartelle; ora tutte le aziende dovranno produrre domanda di sgravio o sospensione delle cartelle».

E già è cominciata la trafila davanti agli sportelli Inps o dei Caf. In particolare «chi ha finito di pagare deve fare domanda di sgravio», ha spiegato il presidente della Cia, «mentre chi sta ancora pagando le rate al 40% deve presentare una domanda di sospensione della cartella di Equitalia attraverso l’Inps». «La scadenza per il pagamento è di 60 giorni», aggiunge Rubei. «Speriamo che consegnandole entro questo termine, l’Inps le lavori e le inserisca bloccando i pagamenti. Solo in questo modo si potrà evitare che partano anche le cartelle 2010».

Marianna Gianforte

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