Inagibili sei case e un palazzo
Sgomberate ventisei famiglie, da oggi riaprono gli uffici pubblici. Ispezioni nelle scuole. Ad Antrosano chiusa l’antica chiesa
AVEZZANO. Un intero palazzo sgomberato in via Benedetto Croce, nei pressi del liceo classico, e sei ordinanze di evacuazione per altrettante abitazioni, tre delle quali nelle frazioni di Antrosano e Paterno. Ventisei le famiglie rimaste senza casa. I provvedimenti sono stati adottati dopo i sopralluoghi eseguiti dai tecnici del Comune, a una settimana dal terremoto che ha colpito anche Avezzano e la Marsica. Oggi le ispezioni vengono portate a termine nelle scuole e negli asili della città. Le lezioni, salvo nuove disposizioni del sindaco Floris, riprenderanno regolarmente giovedì.
Lo sgombero della palazzina in via Croce, al civico 16, è avvenuto al termine dei controlli eseguiti da Francesco Di Stefano e Sergio Pepe, dopo la segnalazione di una condomina. Il sindaco Antonio Floris ha ordinato lo sgombero dei cinque piani e della mansarda. «Lo stabile» hanno rilevato i tecnici «presenta ossidazione delle armature in acciaio e calcestruzzo apparentemente di scarsa consistenza. Questo potrebbe comportare l’instabilità dell’edificio».
Resta da capire se i danni sono una diretta conseguenza del sisma o se le cause sono altre. Venti le famiglie costrette a lasciare gli appartamenti (una settantina di persone in tutto). Chiuso anche lo studio dell’avvocato Carlo Bianchi. Per ragioni di sicurezza, altre ordinanze di sgombero hanno riguardato gli edifici ai lati della palazzina e l’abitazione di fronte. Tre i nuclei familiari allontanati. La costruzione della palazzina in via Croce è iniziata nel 1961 e completata un paio di anni dopo. «Si tratta di un eccesso di zelo» sottolineano i condomini sfollati «non c’è neanche una lesione causata dal terremoto».
Il Comune aveva offerto alle famiglie una sistemazione in albergo, ma tutti hanno preferito accasarsi da parenti o amici. Ieri pomeriggio le famiglie si sono riunite per esaminare la situazione: saranno incaricati degli esperti per eseguire nuove e più approfondite verifiche.
Intanto proseguono gli accertamenti predisposti dall’ufficio tecnico del Comune. La città è stata suddivisa in zone e complessivamente sono state concluse 150 verifiche in altrettante strutture private. In via Capoccetti ad Antrosano è stata sgomberata un’abitazione dove vive una famiglia. Due coppie di anziani hanno dovuto lasciare le loro case a Paterno. Sempre ad Avezzano è stata dichiarata l’inagibilità di uno studio professionale. Chiusa per ragioni di sicurezza anche una stalla. Ad Antrosano è stata accertata l’inagibilità dell’antica chiesa di Santa Croce.
«Le scosse» sottolinea Massimo De Sanctis dell’ufficio Urbanistica «hanno amplificato alcuni problemi. I sopralluoghi sono stati eseguiti anche in tutti gli uffici pubblici». Che oggi saranno regolarmente riaperti.
Ieri mattina in municipio si è tenuto un vertice per mettere a punto il piano per i sopralluoghi nelle scuole e negli asili. «Nelle strutture scolastiche non dovrebbero esserci problemi di alcun tipo» spiega il sindaco Antonio Floris «contiamo di concludere le ispezioni quanto prima, per poter riaprire regolarmente giovedì».
Lo sgombero della palazzina in via Croce, al civico 16, è avvenuto al termine dei controlli eseguiti da Francesco Di Stefano e Sergio Pepe, dopo la segnalazione di una condomina. Il sindaco Antonio Floris ha ordinato lo sgombero dei cinque piani e della mansarda. «Lo stabile» hanno rilevato i tecnici «presenta ossidazione delle armature in acciaio e calcestruzzo apparentemente di scarsa consistenza. Questo potrebbe comportare l’instabilità dell’edificio».
Resta da capire se i danni sono una diretta conseguenza del sisma o se le cause sono altre. Venti le famiglie costrette a lasciare gli appartamenti (una settantina di persone in tutto). Chiuso anche lo studio dell’avvocato Carlo Bianchi. Per ragioni di sicurezza, altre ordinanze di sgombero hanno riguardato gli edifici ai lati della palazzina e l’abitazione di fronte. Tre i nuclei familiari allontanati. La costruzione della palazzina in via Croce è iniziata nel 1961 e completata un paio di anni dopo. «Si tratta di un eccesso di zelo» sottolineano i condomini sfollati «non c’è neanche una lesione causata dal terremoto».
Il Comune aveva offerto alle famiglie una sistemazione in albergo, ma tutti hanno preferito accasarsi da parenti o amici. Ieri pomeriggio le famiglie si sono riunite per esaminare la situazione: saranno incaricati degli esperti per eseguire nuove e più approfondite verifiche.
Intanto proseguono gli accertamenti predisposti dall’ufficio tecnico del Comune. La città è stata suddivisa in zone e complessivamente sono state concluse 150 verifiche in altrettante strutture private. In via Capoccetti ad Antrosano è stata sgomberata un’abitazione dove vive una famiglia. Due coppie di anziani hanno dovuto lasciare le loro case a Paterno. Sempre ad Avezzano è stata dichiarata l’inagibilità di uno studio professionale. Chiusa per ragioni di sicurezza anche una stalla. Ad Antrosano è stata accertata l’inagibilità dell’antica chiesa di Santa Croce.
«Le scosse» sottolinea Massimo De Sanctis dell’ufficio Urbanistica «hanno amplificato alcuni problemi. I sopralluoghi sono stati eseguiti anche in tutti gli uffici pubblici». Che oggi saranno regolarmente riaperti.
Ieri mattina in municipio si è tenuto un vertice per mettere a punto il piano per i sopralluoghi nelle scuole e negli asili. «Nelle strutture scolastiche non dovrebbero esserci problemi di alcun tipo» spiega il sindaco Antonio Floris «contiamo di concludere le ispezioni quanto prima, per poter riaprire regolarmente giovedì».