Il pm oltre all’omicidio colposo e disastro colposo contesta anche le lesioni per lo choc patito dai superstiti
Inchiesta crolli, gli indagati sono 14
Casa dello studente e Convitto nazionale: partono gli avvisi di garanzia
L’AQUILA. Quattordici informazioni di garanzia saranno recapitati a partire da oggi ai presunti responsabili dei crolli della Casa dello studente dove sono morti otto giovani e del Convitto nazionale dove i morti sono stati tre. I reati contestati negli inviti a comparire sono omicidio colposo e disastro colposo ai quali si aggiunge anche la contestazione del reato di lesioni. A tremare sono in tanti.
LESIONI. «Le lesioni», ha spiegato il pm Alfredo Rossini, che lavora in tandem con il sostituto Fabio Picuti, «possono essere anche quelle sotto il profilo della malattia conseguente allo stress» ha affermato il procuratore precisando che la giurisprudenza è chiara in tal senso. Il riferimento è alle persone rimaste gravemente ferite e sotto choc in seguito al terremoto del 6 aprile. Gli altri reati sono omicidio e disastro colposo ai quali, in qualche caso, potrebbe aggiungersi la contestazione di reati dolosi. Questo potrebbe essere fatto in occasione degli interrogatori, che si svolgeranno alla presenza dei legali di fiducia dei sospettati, oppure in un secondo momento. Il quadro è comunque tanto complesso al punto che è quasi certo che anche altre persone potrebbero aggiungersi a quelle già sotto inchiesta su entrambi i fronti. Il pm, infatti, prima delle richieste di rinvio a giudizio, può comunque modificare le imputazioni.
Nel mirino, sulla scorta delle perizie di cui si è ampiamente parlato, ci sono tutti coloro che sono nella filiera delle varie ristrutturazioni della Casa dello studente e chi a vario titolo ha curato alcuni aspetti della gestione di entrambe le strutture in specifici periodi.
GLI INTERROGATORI. Il programma degli interrogatori dei primi 14 sospettati nell’ambito dell’inchiesta sul terremoto potrebbe concludersi nel giro di sette/dieci giorni. Il programma della Procura si basa sul fatto che dopo la notifica dei 14 avvisi di garanzia dovranno passare almeno tre giorni prima della convocazione degli indagati per l’interrogatorio, comunicazione che comunque verrà formulata, per l’appunto, contestualmente all’invio dell’avviso di garanzia.
PARTI CIVILI. Le parti civili, tramite l’avvocato Simona Giannangeli, hanno chiesto ottenuto dalla procura la possibilità di visionare tutta la documentazione cartacea di natura urbanistica inerente la Casa dello studente. Questo offrirà loro l’opportunità di contribuire ulteriormente alle indagini offrendo loro spunti finora ignorati dalla magistratura. Mentre la documentazione che non potranno visionare è quella riguardante le perizie. Sarà possibile solo in occasione della richiesta di rinvio a giudizio. Le parti offese, comunque, sono in possesso delle risultanze dei loro consulenti che non divergono molto da quelle «ufficiali».
UNIVERSITA’. Una volta esaminate le situazioni inerenti Casa dello studente e Convitto le indagini riguarderanno i crolli delle sedi universitarie. E, successivamente, l’ospedale San Salvatore.
PINELLI IN VISITA. Visita ieri, in procura, dell’ex pm Mario Pinelli, il quale si è incontrato con il suo ex collega Rossini e la Pg. Pinelli lavora adesso presso la procura generale di Napoli.
LESIONI. «Le lesioni», ha spiegato il pm Alfredo Rossini, che lavora in tandem con il sostituto Fabio Picuti, «possono essere anche quelle sotto il profilo della malattia conseguente allo stress» ha affermato il procuratore precisando che la giurisprudenza è chiara in tal senso. Il riferimento è alle persone rimaste gravemente ferite e sotto choc in seguito al terremoto del 6 aprile. Gli altri reati sono omicidio e disastro colposo ai quali, in qualche caso, potrebbe aggiungersi la contestazione di reati dolosi. Questo potrebbe essere fatto in occasione degli interrogatori, che si svolgeranno alla presenza dei legali di fiducia dei sospettati, oppure in un secondo momento. Il quadro è comunque tanto complesso al punto che è quasi certo che anche altre persone potrebbero aggiungersi a quelle già sotto inchiesta su entrambi i fronti. Il pm, infatti, prima delle richieste di rinvio a giudizio, può comunque modificare le imputazioni.
Nel mirino, sulla scorta delle perizie di cui si è ampiamente parlato, ci sono tutti coloro che sono nella filiera delle varie ristrutturazioni della Casa dello studente e chi a vario titolo ha curato alcuni aspetti della gestione di entrambe le strutture in specifici periodi.
GLI INTERROGATORI. Il programma degli interrogatori dei primi 14 sospettati nell’ambito dell’inchiesta sul terremoto potrebbe concludersi nel giro di sette/dieci giorni. Il programma della Procura si basa sul fatto che dopo la notifica dei 14 avvisi di garanzia dovranno passare almeno tre giorni prima della convocazione degli indagati per l’interrogatorio, comunicazione che comunque verrà formulata, per l’appunto, contestualmente all’invio dell’avviso di garanzia.
PARTI CIVILI. Le parti civili, tramite l’avvocato Simona Giannangeli, hanno chiesto ottenuto dalla procura la possibilità di visionare tutta la documentazione cartacea di natura urbanistica inerente la Casa dello studente. Questo offrirà loro l’opportunità di contribuire ulteriormente alle indagini offrendo loro spunti finora ignorati dalla magistratura. Mentre la documentazione che non potranno visionare è quella riguardante le perizie. Sarà possibile solo in occasione della richiesta di rinvio a giudizio. Le parti offese, comunque, sono in possesso delle risultanze dei loro consulenti che non divergono molto da quelle «ufficiali».
UNIVERSITA’. Una volta esaminate le situazioni inerenti Casa dello studente e Convitto le indagini riguarderanno i crolli delle sedi universitarie. E, successivamente, l’ospedale San Salvatore.
PINELLI IN VISITA. Visita ieri, in procura, dell’ex pm Mario Pinelli, il quale si è incontrato con il suo ex collega Rossini e la Pg. Pinelli lavora adesso presso la procura generale di Napoli.