«Infiltrazioni mafiose, 5 casi sospetti»
Mantovano al convegno di Confindustria: ma il numero non è affatto preoccupante.
L’AQUILA. «Sono cinque le informative, inviate dalla Dia alla Procura della Repubblica dell’Aquila, su casi di presunte infiltrazioni mafiose nei cantieri del post terremoto. Un numero non preoccupante, tanto più che è il risultato di 850 accertamenti già eseguiti su un totale di 1.200 richieste». Dati forniti ieri dal sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano, nel corso della terza convention delle imprese, organizzata da Confindustria.
«C’è un circuito informativo che funziona» ha aggiunto Mantovano. «Complessivamente sono state controllate 689 imprese, 2.352 persone e 411 mezzi. Oltre alle cinque informative su presunte infiltrazioni mafiose, ci sono state sei segnalazioni interdittive ai fini di nuovi appalti». Sin qui Mantovano che ha poi glissato sulla proroga della sospensione delle tasse, limitandosi a formulare dei semplici «auspici».
Un argomento appena sfiorato anche dal ministro Maurizio Sacconi, collegato in videoconferenza con l’auditorium della Finanza dove Confindustria ha riunito imprenditori, politici, economisti e rappresentanti delle istituzioni. «Non so dare risposte certe. Comprendo il vostro stato d’animo, ma vi invito a diffidare degli strumenti agevolativi eccessivi e di lunga durata». Un flash, al termine del collegamento, che ha suscitato perplessità e preoccupazione anche tra gli ospiti delle due tavole rotonde, la prima di livello regionale e l’altra di carattere nazionale, moderata dal giornalista Rai Giovanni Floris. «Bisogna che nella finanziaria siano date risposte concrete perché il ritardo con cui il Governo sta affrontando la questione del rinvio del fisco e della modalità di restituzione delle tasse da parte dei terremotati è un fatto molto grave» ha detto il vice segretario del Pd, Enrico Letta rimarcando anche la necessità di definire la partita legata all’istituzione della zona franca urbana.
Tasse e zona franca, ma anche il lavoro «senza il quale» ha detto il segretario nazionale della Uil, Luigi Angeletti, «non ci sarà ripresa. Non si possono fare miracoli, però si può istituire una zona franca non per costruire palazzi nel centro storico, bensì per tutte le imprese che vogliono investire. Il governo deve capire che le case senza il lavoro servono a poco». Con Angeletti, Mantovano e Letta, anche Guido Bertolaso che ha illustrato alla platea il lavoro compiuto in questi otto mesi, indicando tra i traguardi raggiunti anche il ritorno a scuola di 16mila studenti. «Solo 500 sono mancati all’appello» ha chiuso Bertolaso.
E poi il direttore di Confindustria Giampaolo Galli, il presidente della Bnl, Luigi Abete e l’economista Giovanni Fiori.
Seguita con grande attenzione anche la prima tavola rotonda, come pure l’intervento del presidente regionale di Confindustria Calogero Riccardo Marrollo che ha chiesto al Governo di mantenere gli impegni e di elaborare un progetto strategico per questo territorio. Premiati, infine, i 10 imprenditori ai quali la rivista «Abruzzo Impresa» ha dedicato le sue ultime copertine.
«C’è un circuito informativo che funziona» ha aggiunto Mantovano. «Complessivamente sono state controllate 689 imprese, 2.352 persone e 411 mezzi. Oltre alle cinque informative su presunte infiltrazioni mafiose, ci sono state sei segnalazioni interdittive ai fini di nuovi appalti». Sin qui Mantovano che ha poi glissato sulla proroga della sospensione delle tasse, limitandosi a formulare dei semplici «auspici».
Un argomento appena sfiorato anche dal ministro Maurizio Sacconi, collegato in videoconferenza con l’auditorium della Finanza dove Confindustria ha riunito imprenditori, politici, economisti e rappresentanti delle istituzioni. «Non so dare risposte certe. Comprendo il vostro stato d’animo, ma vi invito a diffidare degli strumenti agevolativi eccessivi e di lunga durata». Un flash, al termine del collegamento, che ha suscitato perplessità e preoccupazione anche tra gli ospiti delle due tavole rotonde, la prima di livello regionale e l’altra di carattere nazionale, moderata dal giornalista Rai Giovanni Floris. «Bisogna che nella finanziaria siano date risposte concrete perché il ritardo con cui il Governo sta affrontando la questione del rinvio del fisco e della modalità di restituzione delle tasse da parte dei terremotati è un fatto molto grave» ha detto il vice segretario del Pd, Enrico Letta rimarcando anche la necessità di definire la partita legata all’istituzione della zona franca urbana.
Tasse e zona franca, ma anche il lavoro «senza il quale» ha detto il segretario nazionale della Uil, Luigi Angeletti, «non ci sarà ripresa. Non si possono fare miracoli, però si può istituire una zona franca non per costruire palazzi nel centro storico, bensì per tutte le imprese che vogliono investire. Il governo deve capire che le case senza il lavoro servono a poco». Con Angeletti, Mantovano e Letta, anche Guido Bertolaso che ha illustrato alla platea il lavoro compiuto in questi otto mesi, indicando tra i traguardi raggiunti anche il ritorno a scuola di 16mila studenti. «Solo 500 sono mancati all’appello» ha chiuso Bertolaso.
E poi il direttore di Confindustria Giampaolo Galli, il presidente della Bnl, Luigi Abete e l’economista Giovanni Fiori.
Seguita con grande attenzione anche la prima tavola rotonda, come pure l’intervento del presidente regionale di Confindustria Calogero Riccardo Marrollo che ha chiesto al Governo di mantenere gli impegni e di elaborare un progetto strategico per questo territorio. Premiati, infine, i 10 imprenditori ai quali la rivista «Abruzzo Impresa» ha dedicato le sue ultime copertine.