La donna gli aveva dato del "buffone"
Insegue una dipendente che lo aveva insultato. Angelini immobilizzato dalla polizia
Pomeriggio ad alta tensione alla clinica Santa Maria dove continua la protesta dei lavoratori rimasti senza stipendio
AVEZZANO. Momenti di alta tensione alla clinica Santa Maria, di proprietà del gruppo di Vincenzo Angelini.
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Oggi pomeriggio il grande accusatore di Del Turco, con un megafono in mano, ha informato i lavoratori - quelli che da tre giorni protestano sul tetto della casa di cura e tutti quelli che si sono radunati sulla strada - che il suo gruppo non tirerà fuori un euro per pagare gli stipendi.
"Non spetta a noi saldare le spettanze". A quel punto una dipendente gli ha urlato "Buffone" e Angelini, con il megafono in mano, l'ha inseguita. Sono intervenuti gli agenti di polizia che hanno dovuto usare le maniere forti per immobilizzarlo. Poi è tornata la calma.
Alla fine ultimatum dei lavoratori: entro mercoledì una soluzione o ci barrichiamo in clinica e interrompiamo ogni attività. Angelini ha chiesto una settimana di tempo.
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Oggi pomeriggio il grande accusatore di Del Turco, con un megafono in mano, ha informato i lavoratori - quelli che da tre giorni protestano sul tetto della casa di cura e tutti quelli che si sono radunati sulla strada - che il suo gruppo non tirerà fuori un euro per pagare gli stipendi.
"Non spetta a noi saldare le spettanze". A quel punto una dipendente gli ha urlato "Buffone" e Angelini, con il megafono in mano, l'ha inseguita. Sono intervenuti gli agenti di polizia che hanno dovuto usare le maniere forti per immobilizzarlo. Poi è tornata la calma.
Alla fine ultimatum dei lavoratori: entro mercoledì una soluzione o ci barrichiamo in clinica e interrompiamo ogni attività. Angelini ha chiesto una settimana di tempo.