L'Aquila, condanna social per il cane abbandonato: non restituitelo ai padroni
Risentimento contro la coppia vista andare via sull'autostrada. La Lega per la difesa del cane scende in campo, presenta una seconda denuncia e chiede l'affidamento di Ettore: "Sta bene, non merita quelle persone"
PESCARA. "Quelle persone non meritano di riaverlo e soprattutto il cane non merita di avere loro come padroni": è su questo concetto che si sta snodando sui Social la condanna nei confronti dell'imprenditore edile 67enne e della donna di 72 anni che qualche giorno fa hanno abbandonato il cane boxer di nome Ettore sull'autostrada.
I due erano stati visti lasciare l'animale in un'area di servizio dell'A24 e andare via in auto malgrado Ettore li inseguisse disperato e loro stessi vennero in qualche modo richiamati da chi stava assistendo alla scena.
A guidare la "rivolta" sono in pratica tutti gli amanti di animali e di cani in particolare. E ad intervenire ufficialmente è la Lega nazionale per la difesa del cane (Lndc) facendosi interprete del risentimento generale maturato contro la coppia. La presidente Piera Rosati denuncia il proprietario e chiede l’affidamento del cane: “Non venga restituito a chi lo ha messo in pericolo di vita, mettendo a rischio anche l’incolumità degli automobilisti che transitavano sull’autostrada”. “Chi mette in pericolo la vita del proprio animale, in un modo meschino e irragionevole, non merita di rientrarne in possesso. Chi ha abbandonato il boxer sull’A24 lo ha messo in pericolo di vita e ha anche rischiato di compromettere l’incolumità delle persone che in quel momento transitavano sull’autostrada”, afferma la presidente della Lndc Animal Protection che ringrazia dell'intervento gli agenti della Sottosezione di polizia stradale dell'Aquila: "Hanno immediatamente accertato le responsabilità di chi si è macchiato di una tale bassezza nei confronti di un animale che si è ritrovato solo e disperato sulla corsia di un’autostrada dopo essere stato abbandonato dalla persona che riconosceva come il suo proprietario. Stupisce il fatto che anche chi era in sua compagna, una donna di 72 anni, nulla abbia fatto per impedire che venisse posto in essere il crimine".
La Lndc si è mossa sull'onda della condanna social e si è sincerata delle condizioni del boxer che la polizia ha affidato alle cure del veterinario della Asl: "Il cane sta bene, è educato e affettuoso ed è certo che non merita di tornare nel possesso del suo proprietario che non ha scuse per quello che ha fatto. Totalmente fuori luogo la sua dichiarazione alla polizia che non trova alcuna giustificazione: ‘il cane mi aveva morso poco prima’. È fuori ogni ragione e molto crudele”.
L'avvocato Michele Pezone, responsabile Diritti animali Lndc, conferma quindi di aver presentato una denuncia all’autorità giudiziaria per abbandono di animali che andrà ad integrarsi a quella già avanzata dalla questura: "Chiediamo contestualmente l’affidamento del cane. La Lndc Animal Protection si offre di prendere in cura il boxer in una struttura adeguata e di procedere con tutti gli adempimenti che facciano stare bene il cane e che lo affidino alle cure di qualcuno che lo ami veramente”.
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