L'Aquila, economia della conoscenza: startupper a confronto
Un incontro volto a capire come startup, innovazione e Smart City possono creare e sostenere il lavoro, la crescita e la cittadinanza attiva
L'AQUILA. I locali del coworking Strange Office (L'Aquila) hanno ospitato un incontro su "L'economia della conoscenza" per capire come startup, innovazione e Smart City possono creare e sostenere il lavoro, la crescita e la cittadinanza attiva. Nelle oltre tre ore di workshop si sono alternati numerosi interventi, tra questi quelli di Salvatore Santangelo (segretario generale - "L'Aquila che rinasce"), Marco Mastracci (avvocato internazionalista e saggista), Ernesto Lombardi (ceo - Smartsys), Corrado Camilli (cfo - Italia entertainment group) e Stefano Panella (vicepresidente dei giovani di Confindustria "Gran Sasso", organizzazione impegnata in prima linea per sviluppare la cultura d'impresa).
Il giornalista e saggista Santangelo (che a questi temi sta dedicando una lavoro editoriale - "L'Arte della startup" - che vedrà la luce il prossimo anno e che ha svolto diversi soggiorni di ricerca e lavoro negli Usa e in Israele) ha descritto le attuali dinamiche geoeconomiche e le "altre" Silicon Valley (Londra, Berlino, Tel Aviv) cercando di "decifrare" il codice dell'innovazione e spiegare quindi cosa permette ad alcuni territori di emergere nella spietata competizione globale: "Bisogna rifuggire da qualsiasi formula precostituita - ha affermato il blogger aquilano -; la forza di una comunità sta nelle persone e nelle 'relazioni uniche' che intercorrono tra i territori, le strutture accademiche e le aziende. Resta comunque sempre valida la lezione del sociologo Richard Florida sul 'successo competitivo': talento, tecnologia e tolleranza integrate con un'identità forte".
Al termine della sua relazione, parafrasando il grande economista Enrico Moretti, ha voluto trasmettere un messaggio molto forte: "Dobbiamo essere tutti pervasi da un senso di urgenza, con la consapevolezza che chi non si rassegna a lasciare l'Italia deve fare i conti con la dura legge dell'economia globale, nel panorama economico attuale non conta tanto cosa fai o chi conosci, ma dove vivi". Marco Mastracci che svolge la sua attività tra Roma, New York e Miami ha evidenziato le profonde differenze tra Europa (e Italia in particolare) e Usa per quanto riguarda le normative ma soprattutto la risposta del mercato e delle istituzioni alla sfida dell'economia della conoscenza. Mettendo in guardia da un sistema basato su contributi e finanziamenti (sempre a rischio di corruzione e distorsione), ha voluto sottolineare come il ruolo delle amministrazioni pubbliche deve essere fondamentalmente quello di "rendere facile l'innovazione semplificando il più possibile, renderla necessaria aumentando il livello di concorrenza dell'economia e stimolarla comprando beni e servizi dalle startup innovative".
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— @startupmeetupaq (@startupmeetupaq) 30 Maggio 2015
Ernesto Lombardi (in collegamento via skype dalla Svizzera) ha stupito il pubblico mostrando le tante applicazioni dell'economia 3.0 (sensori, big data e Internet of things) destinate a rivoluzionare il nostro modo di vivere e lavorare. Corrado Camilli (che a latere del workshop ha incontrato un gruppo di studenti dell'Accademia delle Belle Arti interessati alle opportunità di lavoro con la realtà di Cinecittà) ha affermato che oggi il mondo dell'innovazione italiana ha bisogno di una vera e propria rivoluzione copernicana: "dall'offerta dobbiamo passare alla domanda di startup - ha affermato il manager -; dobbiamo aumentare gli sbocchi sul mercato e abbreviare il più possibile il momento di confronto con le esigenze dei potenziali clienti/consumatori".
Il suo intervento, ricco di dati sul mondo del turismo e dell'industria culturale (che restano alcuni degli asset strategici per la ripresa del nostro Paese), ha permesso al sindaco Massimo Cialente (che "diligentemente" ha seguito tutti le relazioni) di "raccontare" gli ambiziosi progetti che caratterizzeranno gli anni finali del suo secondo mandato: distretto turistico del Gran Sasso, nuovi insediamenti industriali, una cabina di regia per le politiche aerospaziali nella provincia aquilana... I tanti ragazzi che hanno deciso di trattenersi, hanno potuto partecipare anche a due tavoli tematici: "Internet of things", coordinato da Andrea Risa (founder - Digital Borgo) e "Startup & coworking", coordinato da Riccardo Cicerone (founder - Strange Office). Proprio Cicerone ha voluto ribadire come Strange Office si stia sempre più configurando come "l'hub dell'innovazione aquilana". L'evento fa parte del ciclo di incontri organizzato dal Comune dell'Aquila per promuovere le tematiche legate al mondo delle Smart City.