L'Aquila, gomme squarciate alla presidente del Centro antiviolenza delle donne
Minacce, Simona Giannangeli denuncia anche un precedente di pochi giorni fa sempre davanti al tribunale: "Ma non mi arrendo, anzi". Solidarietà da Rifondazione: tutta la comunità dovrebbe esserle vicina
L'AQUILA. Una minaccia, un messaggio intimidatorio diretto contro il suo ruolo e l'attività di presidente e avvocato del Centro antiviolenza per le donne dell'associazione Donatella Tellini. Di questo ne è convinta Simona Giannangeli che ieri all'uscita del tribunale ha trovato tutte e quattro le gomme tagliate della sua auto. Squarciate, come accerterà poi la polizia alla quale la presidente ha presentato denuncia, da un punteruolo. Episodio che trova un precedente pochi giorni fa. "Già in data 9 gennaio 2019, sempre all’esterno del Palazzo di Giustizia, avevo rinvenuto una gomma a terra e, ad una verifica, si è stabilito che era stata spezzata la valvola", racconta la stessa Giannangeli. Che, riconducendo i due episodi alla sua attività, aggiunge: “Non serve intimidirmi, vado avanti.So che questi atti sono l’espressione di quella sottocultura violenta, maschilista e retrograda contro la quale lotto da oltre venticinque anni. So che queste azioni squallide e meschine sono state compiute da chi non conosce altro strumento che quello dell’intimidazione. Questi atti vergognosi non mi faranno desistere dal continuare a svolgere il mio lavoro con coerenza e determinazione, contro ogni forma di sopraffazione e violenza".
Qualche anno fa, nel 2013, sempre la Giannangeli denunciò di aver ricevuto un biglietto di intimidazioni e minacce.
Massima solidarietà alla presidente del Centro antiviolenza è espressa dal segretario di Rifondazione comunista, l'abruzzese Maurizio Acerbo: "Conosco Simona da tanti anni e so con quale rigore porta avanti il suo impegno sul piano sociale, civile e professionale.Chi ha tagliato le gomme a Simona evidentemente è infastidito dalla determinazione nel difendere i diritti delle donne e più in generale di chi subisce violenze e ingiustizie.Simona è una compagna femminista che non si lascia certo intimidire da qualche vigliacco.Penso che l'intera comunità aquilana e abruzzese debba esserle vicina.;Auspico che magistratura e forze dell'ordine individuino i soggetti che la minacciano".