L'Aquila, guerra di perizie sugli isolatori sismici L’esperto del gip: "Rivelate molte criticità"

Ma i consulenti della ditta Alga contestano le conclusioni: esami effettuati con strumenti inadeguati Intanto gli atti sono stati rimessi al pm per le richieste. Tra gli indagati ci sono Calvi e Dolce

L’AQUILA. Il perito del giudice conferma le sue conclusioni sull’inadeguatezza, almeno parziale, di alcuni isolatori antisismici installati nelle piastre del Progetto Case ma le obiezioni sono forti. Ieri, infatti, in un’udienza diretta dal giudice per le indagini preliminari Marco Billi, alle verità del perito del giudice si sono opposte le perplessità dei consulenti della difesa. Insomma è guerra di perizie e lo sarà a lungo.

Il consulente del giudice Alessandro De Stefano ha confermato la sua tesi parlando di «molti problemi» in relazione al funzionamento degli isolatori prodotti dalla ditta milanese Alga che presentano delle «criticità sostanziali ai fini della sicurezza».

Questo comporterebbe nella sostanza il fenomeno dello scivolamento in caso di terremoti che potrebbe mettere in crisi una struttura. Secondo il perito molti dispositivi dell’Alga risultano essere diversi dalla tipologia offerta nella gara.

Diverso il discorso degli isolatori della Fip, visto che, a suo dire, gli strumenti realizzati dall’azienda padovana sembrano sostanzialmente essere fatti in modo corretto.

Ma queste risultanze, conseguenza degli esiti della costosissima perizia fatta a San Diego, nello stato americano della California, sono contestate radicalmente dai consulenti della difesa. Secondo loro gli esperimenti sono stati fatti male e con mezzi inadeguati. Ecco perché alcune risposte sarebbero state di non conformità. Inoltre è stata anche contestata l’adeguatezza delle strumentazioni adoperate nei laboratori californiani per problemi di taratura. Comunque, in relazione alla frode, secondo la difesa non sembrano essere emersi degli elementi tali da poter sostenere il reato.

Alla fine dell’udienza gli atti sono tornati alla Procura della Repubblica per la chiusura delle indagini oppure la richiesta di archiviazione.

Nella vicenda sono indagati per turbativa d’asta e frode nelle forniture Gian Michele Calvi, direttore dei lavori del Progetto Case, Mauro Dolce, responsabile del procedimento del Progetto Case, Michel Bruno Dupety, presidente del cda di Alga spa, Agostino Marioni amministratore della medesima ditta, Donatella Chiarotto, presidente della Fip di Padova e Mauro Scaramuzza esponente della stessa azienda veneta. In particolare, a Calvi e Dolce sarebbe stato contestato di non avere osservato i doveri di controllo. Ma naturalmente si tratta di contestazioni che al momento devono passare al vaglio del giudice.

I legali della ditta padovana, dato l’esito della perizia, ritengono di confidare in un verdetto favorevole per i loro assistiti. Tra qualche settimana le prime risposte. I legali aquilani impegnati nel procedimento sono Stefano Rossi, Giulio Agnelli e Giampiero Berti de Marinis.

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