L'Aquila, i Cattolici democratici sono con Cialente
Arduini e De Rubeis: "Questa lista sarà la vera sorpresa alle elezioni di maggio"
L'AQUILA. «Questa lista sarà la vera sorpresa alle elezioni di maggio». Lo ripete più volte, il sindaco Massimo Cialente, durante la presentazione della formazione dei «Cattolici Democratici per L'Aquila» nata per sostenere il primo cittadino uscente «ma con un futuro già scritto» dicono all'unisono il capolista Gian Paolo De Rubeis e il vice sindaco Giampaolo Arduini.
E' proprio Giampaolo Arduini, vice sindaco con delega allo Sport e all'aeroporto, a prendere la parola per primo e a spiegare le ragioni che hanno portato alla nascita della lista civica Cattolici Democratrici per L'Aquila, una delle sei compagini che sostengono il candidato sindaco del centrosinistra.
«Questa lista è nata per dare una risposta al grande senso di responsabilità, di passione, impegno e dedizione di tanti cittadini che si riconoscono nell'area dei moderati e dei centristi e che vogliono mettere al servizio della collettività le loro competenze e le loro professionalità. Con Massimo Cialente mi sono trovato subito bene, abbiamo lavorato in questi anni nel rispetto del programma che ci eravamo dati, dando risposte sempre chiare all'intera città. Sono testimone delle nottate passate in Comune, dopo il sisma: c'è sempre stato confronto e dialogo. Il nostro stile sarà quello di continuare a lavorare per L'Aquila e la sua ricostruzione, con l'obiettivo che la parte centrista, moderata e cattolica possa essere ancora presente all'interno della coalizione».
Arduini, che non è candidato, non nasconde la sua amarezza per la scelta fatta dall'Udc, il suo partito, che si è schierato con Giorgio De Matteis: «Ho tentato in tutti i modi» sottolinea «di portare dentro questa compagine elettorale l'Udc. Non si comprende come mai un partito che in tutta Italia guarda a sinistra, qui, quasi per incanto, scelga una via diversa, quella retriva della destra, molto poco moderata. La considero una decisione poco ragionata. Mi dispiace, ma spero che si tratti di un passaggio che possa consentire all'Udc di tornare presto in questa maggioranza, perchè sono certo che Massimo sarà sindaco».
Come Arduini, anche il chirurgo Gian Paolo De Rubeis è convinto che la lista da lui guidata «con le qualità che esprime, e qualunque sia il risultato elettorale» non avrà vita breve «ho raccolto immediatamente l'invito di Cialente a mettere in piedi una formazione composta da personaggi di spessore, professionisti, uomini di cultura che, per la maggior parte, sono al di fuori dei partiti e dei soliti schemi della politica. Gente seria, spinta dall'amore per questa città. Ai nostri elettori» ha spiegato De Rubeis «diremo che Massimo deve vincere, e deve vincere al primo turno, perchè L'Aquila ha bisogno di una continuità amministrativa: i prossimi cinque anni sono fondamentali, per la sua rinascita, la parola d'ordine sarà velocizzare la ricostruzione, cambiare passo. Dobbiamo sfruttare fino al 2013 la vicinanza del governo Monti, ricreare coesione sociale, ridare spirito e forza all'impreditoria locale, al lavoro, evitare la fuga dei giovani. La nostra sarà una campagna elettorale basata sulle problematiche e non sulle polemiche: stiamo attenti al tranello del voto disgiunto».
Cialente, in chiusura, ha rimarcato che «da qui a due mesi tutte le competenze della ricostruzione passeranno in mano al Comune, una responsabilità senza precedenti che richiede una squadra qualificata. E questa è la vera lista civica della città, coinvolge saperi ed esperienze che andranno direttamente in giunta».
E' proprio Giampaolo Arduini, vice sindaco con delega allo Sport e all'aeroporto, a prendere la parola per primo e a spiegare le ragioni che hanno portato alla nascita della lista civica Cattolici Democratrici per L'Aquila, una delle sei compagini che sostengono il candidato sindaco del centrosinistra.
«Questa lista è nata per dare una risposta al grande senso di responsabilità, di passione, impegno e dedizione di tanti cittadini che si riconoscono nell'area dei moderati e dei centristi e che vogliono mettere al servizio della collettività le loro competenze e le loro professionalità. Con Massimo Cialente mi sono trovato subito bene, abbiamo lavorato in questi anni nel rispetto del programma che ci eravamo dati, dando risposte sempre chiare all'intera città. Sono testimone delle nottate passate in Comune, dopo il sisma: c'è sempre stato confronto e dialogo. Il nostro stile sarà quello di continuare a lavorare per L'Aquila e la sua ricostruzione, con l'obiettivo che la parte centrista, moderata e cattolica possa essere ancora presente all'interno della coalizione».
Arduini, che non è candidato, non nasconde la sua amarezza per la scelta fatta dall'Udc, il suo partito, che si è schierato con Giorgio De Matteis: «Ho tentato in tutti i modi» sottolinea «di portare dentro questa compagine elettorale l'Udc. Non si comprende come mai un partito che in tutta Italia guarda a sinistra, qui, quasi per incanto, scelga una via diversa, quella retriva della destra, molto poco moderata. La considero una decisione poco ragionata. Mi dispiace, ma spero che si tratti di un passaggio che possa consentire all'Udc di tornare presto in questa maggioranza, perchè sono certo che Massimo sarà sindaco».
Come Arduini, anche il chirurgo Gian Paolo De Rubeis è convinto che la lista da lui guidata «con le qualità che esprime, e qualunque sia il risultato elettorale» non avrà vita breve «ho raccolto immediatamente l'invito di Cialente a mettere in piedi una formazione composta da personaggi di spessore, professionisti, uomini di cultura che, per la maggior parte, sono al di fuori dei partiti e dei soliti schemi della politica. Gente seria, spinta dall'amore per questa città. Ai nostri elettori» ha spiegato De Rubeis «diremo che Massimo deve vincere, e deve vincere al primo turno, perchè L'Aquila ha bisogno di una continuità amministrativa: i prossimi cinque anni sono fondamentali, per la sua rinascita, la parola d'ordine sarà velocizzare la ricostruzione, cambiare passo. Dobbiamo sfruttare fino al 2013 la vicinanza del governo Monti, ricreare coesione sociale, ridare spirito e forza all'impreditoria locale, al lavoro, evitare la fuga dei giovani. La nostra sarà una campagna elettorale basata sulle problematiche e non sulle polemiche: stiamo attenti al tranello del voto disgiunto».
Cialente, in chiusura, ha rimarcato che «da qui a due mesi tutte le competenze della ricostruzione passeranno in mano al Comune, una responsabilità senza precedenti che richiede una squadra qualificata. E questa è la vera lista civica della città, coinvolge saperi ed esperienze che andranno direttamente in giunta».
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