L’Aquila, il governo Monti: “Competenze ricostruzione assegnate agli enti locali”
Il consiglio dei ministri dà al ministro Barca il mandato di «predisporre un testo normativo che restituisca le adeguate competenze agli enti locali, dando certezza e trasparenza su tempi e qualità della ricostruzione». Cialente: «Primo passo per recuperare i 3 anni persi»
L’AQUILA. Il governo Monti dice sì alle proposte del ministro Fabrizio Barca per rilanciare la ricostruzione dell’Aquila. Nella seduta odierna del consiglio dei ministri il governo ha dato il via libera al decreto di legge sull’assestamento di bilancio 2012 e ha dato il via libera al ministro per la coesione territoriale affinché predisponga un testo normativo che restituisca le competenze sulla ricostruzione agli enti locali.«Al fine di anticipare la chiusura della fase emergenziale post-terremoto in Abruzzo», si legge nel comunicato del Cdm, «il Consiglio dei Ministri ha condiviso la proposta del ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca di predisporre un testo normativo che restituisca le adeguate competenze agli Enti locali, dando certezza e trasparenza su tempi e qualità della ricostruzione, con adeguato bilanciamento tra esigenze del territorio e interesse nazionale».
Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, esprime «soddisfazione» e ringrazia Governo e in particolare il Ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca, «per avere condiviso nella seduta odierna del Consiglio dei Ministri la proposta dello stesso ministro Barca di predisporre un testo normativo che restituisca le adeguate competenze agli Enti locali, dando certezza e trasparenza - come recita la nota del Governo - su tempi e qualità della ricostruzione, con adeguato bilanciamento tra esigenze del territorio e interesse nazionale».
«Credo - dice Cialente - che questo rappresenti un ulteriore segnale positivo rispetto al fatto che si sta finalmente intraprendendo la strada per recuperare i tre anni persi per tornare al normale equilibrio istituzionale nella ricostruzione. Il fatto di avere una legge, e dunque una certezza sulle norme e sui tempi, che dovranno essere quelli strettamente tecnici, mi conforta nel pensare con ottimismo che presto sarà possibile partire non solo con la ricostruzione delle abitazioni più danneggiate della periferia e con quella del centro storico ma, anche e soprattutto, con il rilancio del comparto economico e produttivo e, dunque, con la vera ricostruzione della comunità».
«La mia speranza - conclude Cialente - è che si brucino così le tappe per il passaggio di consegne della nuova governance e credo di poter affermare che si tratti di un’esigenza condivisa anche dal Governo e dallo stesso Commissario».
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