L'Aquila, imprenditore digiuna contro la Provincia
Lavori non pagati, arriva da Vasto col camion e dorme davanti agli uffici per far valere le sue ragioni
L’AQUILA. Deve avere 120mila euro per lavori di ristrutturazione eseguiti, in subappalto, all’istituto per Geometri di Sulmona. Ma il pagamento non è arrivato e così Massimo Tomeo, un imprenditore vastese , ha deciso otto giorni fa di posteggiare il suo furgone davanti alla sede della Provincia all’Aquila e di attuare lì lo sciopero della fame. Ieri, ormai visibilmente provato, l’imprenditore vastese ha deciso di rendere pubbliche le ragioni della sua protesta. «Ho lavorato in subappalto per un’Ati romana, autorizzata dalla Provincia», racconta Tomeo. «I lavori, iniziati nel settembre 2011, sono stati conclusi nel gennaio dell’anno successivo e i pagamenti sono arrivati dopo circa 7 mesi ai subappaltatori. La Provincia ha saldato l’associazione tra l’agosto e il settembre 2012 per i lavori effettuati dalla mia ditta, ma non ho mai avuto nulla dall’Ati che, nel frattempo, è stata sostituita da una nuova a causa di alcune irregolarità che io stesso ho denunciato alla Procura, oltre che agli stessi funzionari della Provincia. In questa situazione, non riuscendo a versare il dovuto a Inps e Inail, mi ritrovo con il Durc bloccato e dunque nell’impossibilità di poter continuare a lavorare. Resterò qui fino a quando qualcuno non mi riceverà», conclude Tomeo, confermando la decisione di non voler interrompere lo sciopero della fame.
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