CORONAVIRUS

L'Aquila, l’arrostata proibita va in fumo: 5 denunce

Blitz dei carabinieri in un rifugio a Rocca di Mezzo con l’ausilio dell’elicottero: in cinque segnalati. I controlli in provincia

L’AQUILA. Finisce male l’arrostata all’aperto che alcuni giovani avevano organizzato per sfruttare una giornata di sole. Infatti, i carabinieri della stazione di Rocca di Mezzo, impegnati nell’attività di controllo, hanno scovato, nel rifugio Piè la Costa, il gruppo di cinque ragazzi i quali stavano preparando, per l’appunto, carne alla brace "in barba" alle più basilari e ben note direttive anticontagio.
I giovani sono stati così denunciati alla magistratura e invitati immediatamente dai militari a far rientro nelle loro abitazioni.
I controlli sono stati ancora più efficaci grazie all’impiego di un velivolo del 5° Nucleo elicotteri carabinieri di Rieti, che dall’alto ha sorvegliato il territorio indicando ai colleghi movimenti sospetti.
 
Intanto i dati sui controlli interforze, forniti dalla prefettura e coordinati dal questore, evidenziano come nonostante l’inasprimento delle sanzioni ci sono ancora dei divieti non rispettati. Nella giornata del 7 aprile polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia provinciale e polizie municipali hanno effettuato 1212 controlli in provincia: in 56 sono stati sanzionati in violazione delle nrome contro il covid19, una denuncia per altri reati, 338 attività o esercizi commerciali controllati e un commerciante sanzionato. (g.g.)

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