L'Aquila: lutto nel giornalismo, addio ad Amedeo Esposito
Aveva 87 anni, ha lavorato all'Ansa, Il Messaggero, Il Sole 24 Ore. Scrittore, storico e saggista. Il cordoglio dell'Ordine e del sindacato (Sga)
L'AQUILA. Se n'è andato in silenzio, come se non volesse disturbare, in modo elegante e rispettoso come era solito essere. Amedeo Esposito, decano dei giornalisti aquilani e abruzzesi, è morto a 87 anni. Ha lavorato all'agenzia Ansa, a Il Messaggero, a Il Sole 24 Ore, ed è stato anche storico, scrittore e saggista.
"E ' morto un maestro di giornalismo", commenta in una nota il Consiglio regionale dell'Ordine (Odg Abruzzo) esprimendo profondo cordoglio ai familiari: "Amedeo ha lasciato una impronta indelebile nella storia dell'informazione dell'Abruzzo. Lascia un vuoto incolmabile e un profondo dolore in tutti coloro che lo hanno conosciuto. Il suo impegno civile andava oltre la professione giornalistica, che ha onorato con grandi servizi e indimenticabili interviste come quella con il filosofo francese Jean-Paul Sartre e la sua compagna Simone de Beauvoir. Non ha mai fatto mancare consigli e indicazioni ai giovani che si sono avvicinati alla professione. La sua passione per la storia locale, soprattutto dell'Aquila, lo ha visto impegnato fino alla fine nel mantenere viva la memoria delle vicende e dei protagonisti che hanno restituito la nostra società alla vita democratica".
Anche il Sindacato giornalisti abruzzesi (Sga) esprime «profondo cordoglio per la morte del collega Amedeo Esposito, professionista elegante e scrupoloso, dallo stile e dal garbo di altri tempi". Il sindacato ricorda come Esposito sia stato «memoria storica dell'Aquila e d'Abruzzo è stato il maestro di una generazione di colleghi che si sono formati alla sua scuola, con il suo rigore e la sua salda capacità di essere una guida per chiunque avesse bisogno di consigli. Ci mancheranno la sua gentilezza, le sue analisi, le sue intuizioni. Al figlio Fabrizio e ai familiari tutti le più affettuose condoglianze del Sindacato giornalisti abruzzesi".