L'Aquila, ottanta milioni entro Natale, soldi anche per il Duomo

11 Dicembre 2016

Il Comune si appresta a pubblicare il 19° elenco di interventi per il centro storico e le frazioni. L’assessore Di Stefano: «Stiamo accelerando». Ma per l’ex Liceo Classico passeranno altri due anni

L’AQUILA. Sotto l’albero di Natale gli aquilani troveranno 80 milioni per la ricostruzione. Soldi in arrivo con il nuovo elenco (il numero 19) relativo ai progetti finanziati, che il Comune guidato da Massimo Cialente si appresta a pubblicare. Interventi a macchia di leopardo, in pieno centro come nelle frazioni. Nell’elenco dovrebbe rientrare anche il mega-aggregato del Duomo: un’opera del valore di 35 milioni. Ad annunciare l’ulteriore step del percorso di rinascita della città, a quasi 8 anni dal terremoto, è l’assessore Pietro Di Stefano, che non fa mistero dei punti deboli dell’ingranaggio: la lentezza con cui vengono proposte le integrazioni ai progetti, soprattutto nelle frazioni, e l’impasse della ricostruzione pubblica.

NUOVO ELENCO. Di Stefano lo aveva promesso: prima delle festività natalizie uscirà la graduatoria dei lavori ammessi a finanziamento. Un maxi-assegno da 80 milioni, questo più o meno il “tiraggio” calcolato per ogni pubblicazione di interventi di ristrutturazione. «Contributi inerenti a progetti che vanno a conclusione, avendo già superato l’iter dell’esame burocratico», fa sapere Di Stefano. «Solo per alcuni ci sarà bisogno di qualche integrazione». Un elenco misto che annovera, in egual misura, interventi nel centro cittadino e nelle frazioni.

FRAZIONI AL PALO. La macchina della ricostruzione viaggia a due velocità: i cantieri del centro storico procedono a un ritmo incalzante, mentre le frazioni rallentano. «La difficoltà maggiore», spiega l’assessore, «è la lentezza esasperante a cui assistiamo nell’integrazione dei progetti, oltre alle problematiche che sorgono all’interno dei consorzi e non fanno camminare i cantieri. Problemi che non sono ascrivibili al Comune, né all’Usra, ma rallentano di molto il processo di ricostruzione».

CENTRO STORICO. Un dato positivo spicca su tutti: il fermento che si registra nel cuore della città, dove i cantieri aperti sono circa 300. Le gru che spiccano sui tetti degli antichi palazzi aquilani ne sono la testimonianza. «Negli ultimi mesi si è data una forte accelerata», conferma Di Stefano. «Contiamo di inserire nel nuovo elenco anche l’aggregato del Duomo (foto in alto a sinistra) e della Curia, che è molto grande. Il progetto è all’esame della Soprintendenza, che a giorni dovrebbe rilasciare il parere definitivo, sia dal punto di vista tecnico che economico». L’intervento, da 35 milioni, dovrebbe partire all’inizio del prossimo anno. Un aggregato che, per portata e caratteristiche, ha richiesto un iter lungo e accurato.

RICOSTRUZIONE PUBBLICA. Sono gli aggregati di matrice pubblica a preoccupare di più l’amministrazione. Uno su tutti: il grande edificio che affaccia sui Quattro Cantoni (foto in alto a destra) e abbraccia l’ex Liceo Classico, la Biblioteca, il Convitto e la sede della Camera di commercio. Qui è tutto fermo: lo scenario, tra puntellamenti e colonne imbragate, è identico al 2009. «Enorme il ritardo accumulato», sottolinea Di Stefano. «Tutto è in mano al Provveditorato alle opere pubbliche che sta visionando il progetto esecutivo, su cui si sono scatenati i ricorsi. Ma siamo ancora in una fase iniziale. Bisognerà indire la gara di appalto e assegnare i lavori». A conti fatti, passeranno almeno altri due anni, prima che partano i lavori. Un buco nero in pieno centro storico, come altri immobili pubblici «che», conclude Di Stefano, «in una città che sta rinascendo, creano un problema di fruibilità e di sicurezza».

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