L'Aquila, ricostruzione ancora lentaL'Ance critica il governo: servono i fatti
Il presidente dell'Ance Frattale attacca: "Servono i fatti. Per la ricostruzione c'è bisogno di interventi incisivi. Colpa anche del governo che non chiarisce l’ordinanza"
L'AQUILA. Primi timidi passi della ricostruzione pesante. In un cantiere a Pettino si lavora per tirare su 3 palazzine dalle ceneri di quelle distrutte dal sisma. La ditta presenta il progetto, mentre Frattale (Ance) tuona: «Basta passerelle, la ricostruzione è ferma, e la colpa è del governo». Il cantiere in questione è quello di via Francia, a Pettino. La ditta Coop Costruzioni di Bologna sta ricostruendo tre palazzine, per un totale di 24 appartamenti, dopo aver valutato che c'era maggiore convenienza economica nell'abbattere e sostituire gli edifici che non ristrutturare secondo le regole del miglioramento sismico.
Ieri in occasione della tavola rotonda dal titolo «Rimuovere, ricostruire, rinascere», sono stati illustrati i passaggi che hanno portato a redigere un progetto basato sulle tecnologie di protezione sismica e di risparmio energetico. All'incontro è intervenuto brevemente anche il sindaco Massimo Cialente, «felice di vedere segnali di rinascita che infondono ottimismo nei proprietari, che finalmente possono contare i giorni che li separano dal loro rientro a casa».
A riportare a galla tutti i problemi vecchi e nuovi della ricostruzione post-sisma ci ha pensato, però, il presidente dell'Ance Gianni Frattale. «All'Aquila si è ricominciato con le passerelle. Il minsitro per la Coesione sociale Fabrizio Barca deve venire qui per fare ripartire e concludere la ricostruzione pesante, altrimenti è inutile. L'ultima ordinanza, la 4013 firmata da Monti, lascia aperte delle questioni fondamentali per ripartire: non è chiaro cosa si deve fare, ad esempio, coi i progetti che sono già stati presentati e che sono cantierabili. Cosa devono fare gli ingegneri: cancellare i loro progetti?».
Insomma: Frattale ha esortato il governo a chiarire subito la norma che impone alle imprese 5 offerte. «Sono passate delle settimane», ha sottolineato il presidente dell'Ance, «cosa sta aspettando il ministro a chiarire agli aquilani come devono agire?». Altro passaggio da chiarire, riguarda la norma che istituisce una lista bianca per le imprese, contro le infiltrazioni mafiose. Passaggi che, a detta dell'imprenditore, rallentano la ricostruzione. «Servono tempi certi», ha aggiunto, «i cittadini devono sapere quando possono rientrare nelle loro abitazioni». Al convegno è intervenuto anche l'assessore Vincenzo Rivera, che ha criticato il piano di ricostruzione del centro storico dell'Aquila. «Io avrei osato di più», ha detto, «almeno dal punto di vista dell'assetto urbanistico. Nel quartiere di Valle Pretara, in piazza Campo Imperatore, ad esempio, avrei progettato un parco sopra le mura al posto della case Ater danneggiate dal sisma», trovando, però, altre soluzioni per gli inquilini e i proprietari di quegli appartamenti. Il presidente di Coop Costruzioni, Luigi Passuti e il progettista dello studio «Deg», Angelo De Concinis, hanno illustrato tutto l'iter del progetto e le soluzioni tecniche scelte per ricostruire le palazzine.
Ieri in occasione della tavola rotonda dal titolo «Rimuovere, ricostruire, rinascere», sono stati illustrati i passaggi che hanno portato a redigere un progetto basato sulle tecnologie di protezione sismica e di risparmio energetico. All'incontro è intervenuto brevemente anche il sindaco Massimo Cialente, «felice di vedere segnali di rinascita che infondono ottimismo nei proprietari, che finalmente possono contare i giorni che li separano dal loro rientro a casa».
A riportare a galla tutti i problemi vecchi e nuovi della ricostruzione post-sisma ci ha pensato, però, il presidente dell'Ance Gianni Frattale. «All'Aquila si è ricominciato con le passerelle. Il minsitro per la Coesione sociale Fabrizio Barca deve venire qui per fare ripartire e concludere la ricostruzione pesante, altrimenti è inutile. L'ultima ordinanza, la 4013 firmata da Monti, lascia aperte delle questioni fondamentali per ripartire: non è chiaro cosa si deve fare, ad esempio, coi i progetti che sono già stati presentati e che sono cantierabili. Cosa devono fare gli ingegneri: cancellare i loro progetti?».
Insomma: Frattale ha esortato il governo a chiarire subito la norma che impone alle imprese 5 offerte. «Sono passate delle settimane», ha sottolineato il presidente dell'Ance, «cosa sta aspettando il ministro a chiarire agli aquilani come devono agire?». Altro passaggio da chiarire, riguarda la norma che istituisce una lista bianca per le imprese, contro le infiltrazioni mafiose. Passaggi che, a detta dell'imprenditore, rallentano la ricostruzione. «Servono tempi certi», ha aggiunto, «i cittadini devono sapere quando possono rientrare nelle loro abitazioni». Al convegno è intervenuto anche l'assessore Vincenzo Rivera, che ha criticato il piano di ricostruzione del centro storico dell'Aquila. «Io avrei osato di più», ha detto, «almeno dal punto di vista dell'assetto urbanistico. Nel quartiere di Valle Pretara, in piazza Campo Imperatore, ad esempio, avrei progettato un parco sopra le mura al posto della case Ater danneggiate dal sisma», trovando, però, altre soluzioni per gli inquilini e i proprietari di quegli appartamenti. Il presidente di Coop Costruzioni, Luigi Passuti e il progettista dello studio «Deg», Angelo De Concinis, hanno illustrato tutto l'iter del progetto e le soluzioni tecniche scelte per ricostruire le palazzine.
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