L'AQUILA

L’Asl reintegra 3 infermieri no vax: possono tornare in servizio

Revocata la sospensione dal lavoro che era scattata a novembre dello scorso anno per 4 dipendenti. Nel frattempo c’è chi si è convinto e chi ha presentato una certificazione di esenzione ritenuta valida

L'AQUILA. L’Asl ha revocato la sospensione dal lavoro di tre infermieri no vax, che, dopo il provvedimento adottato lo scorso novembre nei confronti di quattro dipendenti, hanno deciso di sottoporsi all’obbligo vaccinale. L’atto, pubblicato ieri sull’albo pretorio dell’azienda sanitaria provinciale, è datato 11 febbraio e per i tre operatori sanitari rientrati in servizio sul territorio provinciale è tornata, anche la regolare corresponsione del trattamento economico e di tutti gli emolumenti che erano stati interrotti. 

INFERMIERI REINTEGRATI. È stato l’Ordine delle Professioni Infermieristiche a comunicare all’Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila l’avvenuto adempimento dell’obbligo vaccinale da parte dei tre iscritti, per i quali era scattata anche la sospensione dall’ordine di appartenenza. Gli infermieri non vaccinati erano stati sospesi dallo scorso 20 novembre e la delibera adottata dal direttore generale dell’Asl Ferdinando Romano richiamava le indicazioni nazionali ed era arrivata dopo una serie di verifiche, affidate al dipartimento di Prevenzione e sicurezza della stessa azienda: l’ultima scrematura effettuata tra tutto il personale sanitario (medici, infermieri, operatori socio-sanitari e amministrativi) dopo i solleciti ad aderire alla campagna vaccinale, aveva individuato, infatti, cinque operatori non ancora vaccinati, rispetto agli iniziali 220. Nel frattempo, c’è chi ha provveduto a effettuare il vaccino e anche chi ha presentato una certificazione di esenzione che è stata ritenuta valida.

CONTROLLI NAS. Lo scorso dicembre, inoltre, 22 operatori sono stati trovati senza vaccino mentre lavoravano in ambienti sanitari. L’operazione, condotta dal Nucleo antisofisticazione dei carabinieri di Pescara negli ospedali e nei presìdi medici dell’Azienda sanitaria provinciale aquilana, ha portato alla segnalazione di 22 persone che continuavano a esercitare la professione nonostante fossero prive del certificato verde. In particolare, a seguito degli accertamenti, sono stati scovati 13 trasgressori all’Aquila, 7 ad Avezzano e altri due a Sulmona. Ad Avezzano i controlli hanno interessato, oltre all’ospedale, anche il distretto sanitario. Infatti, oltre a tre infermieri e tre operatori socio-assistenziali, è stato individuato anche un dirigente veterinario non in regola. Dopo i controlli sono partiti approfondimenti finalizzati ad accertare eventuali provvedimenti sospensivi già emessi dall’Asl oppure dagli Ordini professionali di appartenenza. ©RIPRODUZIONE RISERVATA