La Carispaq il 27 diventa Bper
Dipendenti al lavoro anche la domenica per completare il passaggio tecnico alla nuova banca
L’AQUILA. Dipendenti al lavoro anche la domenica, direttori di filiale e vice allertati in caso di emergenza, riunioni a ripetizione, anche con la presenza del direttore generale della Popolare dell’Emilia Romagna Fabrizio Togni, ieri in città per preparare il passaggio epocale di Carispaq che lunedì 27 maggio diventa ufficialmente e giuridicamente Bper. Cosa cambia? Poco o nulla per i clienti, assicura Vittorio Iannucci, direttore generale della banca aquilana che si appresta a vivere il passaggio epocale con una serie di adempimenti che vedono mobilitato tutto il personale, affinché il salto non comporti alcun tipo di disagio. Lo switch-off (spegnimento o anche passaggio) è stato fissato. Un processo inesorabile cominciato per via telematica con l’utilizzo del sistema proprio delle altre banche del gruppo, che andrà implementato con alcune operazioni, molte delle quali anche «manuali». Per dirne una, ci sarà il cambiamento del codice Abi che andrà riportato su tutti i conti e su tutte le posizioni. Del resto, come annuncia una lettera arrivata in questi giorni nelle case degli aquilani, la trasformazione porta con sé una serie di novità. A partire dal nome.
«Tutto andrà liscio», assicura il direttore generale della Carispaq Vittorio Iannucci. «Del resto la gran parte delle attività interessate dal cambiamento è di tipo informatico. Lo stesso passaggio è avvenuto anche nelle altre banche passate sotto il controllo di Bper. Siamo sereni e possono esserlo anche i nostri clienti».
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