La facoltà di Economia “sfrattata” L’Ateneo a caccia di nuovi spazi

15 Novembre 2024

La sede va restituita al ministero della Giustizia e quella storica di Roio verrà utilizzata da Ingegneria Alcuni corsi troveranno posto al Centro congressi di San Basilio, preoccupazione tra gli studenti

L’AQUILA. Sgomberare aule e uffici del dipartimento di Economia dell’Ateneo aquilano entro il prossimo anno accademico. È questa la parola d’ordine per studenti, docenti e personale, dopo l’annuncio del sindaco Pierluigi Biondi della restituzione dell’intera struttura dell’Istituto penale per i minorenni alla sua funzione originaria. Gli edifici del complesso, nella zona di Acquasanta, dal 2015 ospitano, infatti, il dipartimento di Economia (tre corsi triennali e due specialistiche), ma dalla prossima estate torneranno al ministero di Giustizia. Da mesi i vertici di Ateneo stanno lavorando a una soluzione, seppur provvisoria. Intanto, nel centro congressi Luigi Zordan, situato all’interno del monastero di San Basilio, già sono apparsi cartelli con lo stemma del dipartimento di Economia.
SAN BASILIO E POLO UMANISTICO
Da parte dell’Ateneo, per il momento, nessuna dichiarazione ufficiale. Da fonti interne all’Università, tuttavia, viene confermata la scelta di utilizzare almeno per alcuni corsi il nuovo centro congressi, a poca distanza dal polo umanistico, dove a seguito di una razionalizzazione sarà possibile recuperare altri spazi anche per gli studenti di Economia. Lo spostamento, tuttavia, sarà graduale.
NESSUN RITORNO AL PASSATO
La cosa certa è che Economia non tornerà nella sua storica sede di Roio. I lavori nell’edificio che ospitava la facoltà prima del terremoto volgono ormai al termine (resta qualche problema di impianti da risolvere), ma la struttura verrà utilizzata per Ingegneria, la cui sede principale è a pochissima distanza. Da parte dell’Ateneo viene assicurato che si sta lavorando per trovare una soluzione che dia agli studenti di Economia una sede confortevole e di maggiore pregio rispetto a quella attuale e che l’Università per realizzare questo progetto sarà in grado di contare esclusivamente sulle proprie forze. Non saranno dunque affittati spazi di altri realtà e non ci saranno richieste ad altri enti, come accaduto in passato.
STUDENTI PREOCCUPATI
Intanto, sono molto preoccupati gli iscritti di Economia, più di mille, senza contare quelli in convenzione con la Guardia di finanza.
«Sapevamo che la situazione attuale sarebbe stata solo una soluzione transitoria» spiega Elisa Ottaviani, coordinatrice dell’Udu (Unione degli universitari) dell’Aquila. «Nonostante ciò, in tutti questi anni non è stato fatto nulla per cercare una sede definitiva. Ancora adesso noi studenti non abbiamo informazioni certe su quel che accadrà nel prossimo anno accademico. Sappiamo solo che la palazzina dove sono ubicati gli studi dei professori deve essere sgomberata a breve, per permettere l’inizio dei lavori. Le strutture con le aule e quelle dell’amministrazione (quindi con mensa, biblioteca e segreterie), invece, rimarranno disponibili fino alla fine del secondo semestre di quest’anno accademico, cioè a marzo».
Il rettore, Edoardo Alesse, dal canto suo, assicura di aver avuto diversi confronti con i rappresentanti degli studenti in Senato accademico e in consiglio di amministrazione.
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