UN ANNO DOPO IL GRANDE ROGO
«La Rassegna ovini si farà». Mucciante: organizzo io
Il sindaco di Castel del Monte supera l’impasse della Camera di commercio «Il 5 agosto porteremo tredicimila capi in quota, non potevamo rinunciare»
L’AQUILA. Il 5 agosto la Rassegna ovini si farà. Ma a organizzarla non sarà più, come da ben 59 anni, la Camera di commercio, che si è tirata indietro, ritenendo troppo complessa e onerosa la gestione dell’evento. Tutto sarà in mano al Comune di Castel del Monte, con il sostegno degli allevatori e della Regione. È il risultato delle ultime, febbrili, trattative tra il sindaco di Castel del Monte Luciano Mucciante, il presidente della Camera di commercio Lorenzo Santilli, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, i rappresentanti del Parco Gran Sasso-Monti della Laga e gli allevatori.
LA RINUNCIA. Ancora una volta è stato chiesto alla Camera di commercio di rispettare l’impegno dell’organizzazione della rassegna per il 5 agosto. Nulla di fatto. Secondo Santilli, che aveva proposto il rinvio a settembre e un ridimensionamento dell’evento, «non ci sarebbero le condizioni economiche e di sicurezza per procedere».
«FAREMO NOI». «La rassegna si svolgerà regolarmente», assicura Mucciante. «Insieme al consigliere Pietrucci e agli allevatori della zona, mi sono assunto la responsabilità di organizzarla. Il 5 agosto saremo, come ogni anno, a Campo Imperatore. Porteremo a Fonte Vetica circa 13mila capi: alle 9 è previsto l’arrivo delle greggi, che verranno esposte all’interno dei recinti. Alle 10 il vescovo di Sulmona-Valva celebrerà la messa e procederà alla benedizione degli armenti. A seguire, è previsto un dibattito sulle problematiche delle aree interne e sullo sviluppo della pastorizia come risorsa su cui investire». Non ci saranno, invece, gli stand per la vendita di prodotti tipici locali, mentre il mercato ambulante era già stato cancellato.
SCARSO INTERESSE. Mucciante lo ha definito «un ritorno alle origini, quando i pastori si riunivano sul Gran Sasso prima della partenza verso la Puglia. Quanto accaduto dimostra come manchi del tutto una politica sinergica e di condivisione con il territorio, per la valorizzazione delle aree interne. Non potevo permettere», prosegue il sindaco di Castel del Monte, «che scomparisse un evento che si ripete da sessant’anni e rappresenta l’emblema della nostra storia. E questo, proprio nell’anno in cui la transumanza è candidata a patrimonio immateriale dell’Unesco. Sarebbe stata una sconfitta troppo grande. Se questo è il solo interesse dei nostri politici e di chi gestisce e rappresenta il territorio, io non ci sto».
MISURE DI SICUREZZA. Il Comune di Castel del Monte allestirà un Centro operativo di controllo (Coc) e provvederà a prendere tutte le misure igienico-sanitarie e di prevenzione degli incendi necessarie allo svolgimento della manifestazione. La Camera di commercio darà il patrocinio. «Chiederò al Comune dell’Aquila, alla protezione civile, alle forze dell’ordine, al prefetto e ai vigili del fuoco di supportarmi per la buona riuscita della manifestazione», ha concluso Mucciante. «Grazie al Comune di Castel del Monte la rassegna è salva», dichiara Giulio Petronio, presidente del consorzio del canestrato. «Eravamo disposti a tutto, pur di continuare una tradizione decennale. Le istituzioni dovrebbero assumersi le loro responsabilità. Se non lo fa la Camera di commercio, chi deve promuovere il territorio?». La ritirata fa seguito all’incendio divampato, lo scorso anno, proprio durante la rassegna, che ha distrutto ettari di area protetta, a cui sono seguite polemiche.(cr.aq)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
LA RINUNCIA. Ancora una volta è stato chiesto alla Camera di commercio di rispettare l’impegno dell’organizzazione della rassegna per il 5 agosto. Nulla di fatto. Secondo Santilli, che aveva proposto il rinvio a settembre e un ridimensionamento dell’evento, «non ci sarebbero le condizioni economiche e di sicurezza per procedere».
«FAREMO NOI». «La rassegna si svolgerà regolarmente», assicura Mucciante. «Insieme al consigliere Pietrucci e agli allevatori della zona, mi sono assunto la responsabilità di organizzarla. Il 5 agosto saremo, come ogni anno, a Campo Imperatore. Porteremo a Fonte Vetica circa 13mila capi: alle 9 è previsto l’arrivo delle greggi, che verranno esposte all’interno dei recinti. Alle 10 il vescovo di Sulmona-Valva celebrerà la messa e procederà alla benedizione degli armenti. A seguire, è previsto un dibattito sulle problematiche delle aree interne e sullo sviluppo della pastorizia come risorsa su cui investire». Non ci saranno, invece, gli stand per la vendita di prodotti tipici locali, mentre il mercato ambulante era già stato cancellato.
SCARSO INTERESSE. Mucciante lo ha definito «un ritorno alle origini, quando i pastori si riunivano sul Gran Sasso prima della partenza verso la Puglia. Quanto accaduto dimostra come manchi del tutto una politica sinergica e di condivisione con il territorio, per la valorizzazione delle aree interne. Non potevo permettere», prosegue il sindaco di Castel del Monte, «che scomparisse un evento che si ripete da sessant’anni e rappresenta l’emblema della nostra storia. E questo, proprio nell’anno in cui la transumanza è candidata a patrimonio immateriale dell’Unesco. Sarebbe stata una sconfitta troppo grande. Se questo è il solo interesse dei nostri politici e di chi gestisce e rappresenta il territorio, io non ci sto».
MISURE DI SICUREZZA. Il Comune di Castel del Monte allestirà un Centro operativo di controllo (Coc) e provvederà a prendere tutte le misure igienico-sanitarie e di prevenzione degli incendi necessarie allo svolgimento della manifestazione. La Camera di commercio darà il patrocinio. «Chiederò al Comune dell’Aquila, alla protezione civile, alle forze dell’ordine, al prefetto e ai vigili del fuoco di supportarmi per la buona riuscita della manifestazione», ha concluso Mucciante. «Grazie al Comune di Castel del Monte la rassegna è salva», dichiara Giulio Petronio, presidente del consorzio del canestrato. «Eravamo disposti a tutto, pur di continuare una tradizione decennale. Le istituzioni dovrebbero assumersi le loro responsabilità. Se non lo fa la Camera di commercio, chi deve promuovere il territorio?». La ritirata fa seguito all’incendio divampato, lo scorso anno, proprio durante la rassegna, che ha distrutto ettari di area protetta, a cui sono seguite polemiche.(cr.aq)
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