La superstrada raddoppia: secondo tunnel al Salviano

6 Aprile 2021

Ecco il progetto da 700 milioni che l’Anas ha presentato alla Regione Abruzzo Previste altre due corsie e nuove gallerie nel tratto Capistrello-Balsorano 

CAPISTRELLO. Un nuovo traforo sotto al Monte Salviano, tra Avezzano e Capistrello, e quindi il raddoppio delle corsie fino a Balsorano (per circa 30 chilometri, sempre con nuovi tunnel), con adeguate corsie di accelerazione e decelerazione, piazzole di sosta, adeguata segnaletica. È quanto prevede il piano strategico per l’adeguamento della superstrada del Liri, a 40 anni dall’apertura. La Regione Abruzzo e l’Anas l’hanno inserita tra le opere strategiche da realizzare e la bozza del progetto preliminare è pronta per essere spedita al governo. Con l’obiettivo di ottenere i finanziamenti necessari.
IL PROGETTO. Ammonta a 700 milioni di euro. Una nuova galleria, secondo il progetto di Anas, dovrà essere realizzata sotto al Salviano, affiancando l’attuale canna. Vorrà dire che la montagna, sede di un parco periurbano, dovrà essere perforata nuovamente. Dall’uscita di Capistrello, quindi, si procederà con il raddoppio dell’arteria stradale, fino a Balsorano, lì dove finisce il territorio di competenza della Regione Abruzzo e inizia quello nel Lazio.
CRITICITÀ. La storia della strada passata nel 2006 sotto la gestione dell’Anas iniziò nel 1977 quando venne aperto il cantiere per il primo tratto Avezzano-Civitella Roveto che terminò solo negli anni Ottanta, non senza peripezie di varia natura. Nel 1993 venne aperto un secondo tratto per completare il collegamento nella Valle Roveto. Quindi il terzo tratto da Balsorano a Sora. Fin dalla sua inaugurazione la superstrada, che ha mandato di fatto in pensione la vecchia Statale 82 della Valle del Liri, ha mostrato elevate criticità. A partire dal traffico, sempre sostenuto. Ogni giorno, secondo uno studio del 2018, vi transitano circa 18mila veicoli. Molti mezzi pesanti. La superstrada rappresenta una valida alternativa alle autostrade per collegare Abruzzo, Lazio e Campania. Negli anni sono emerse problematiche per gli svincoli troppo in pendenza e quindi difficili da percorrere, soprattutto d’inverno con neve e ghiaccio, per le gallerie al buio o poco illuminate, per la sua pericolosità. Nel 2019 l’Anas ha rivisto i limiti, fissandoli tra i 50 e i 70 chilometri orari a seconda dei tratti, anche alla luce dei numerosi incidenti mortali registrati negli anni. Nel luglio del 2008 un maxi incidente costò la vita a 4 persone, altre 8 morirono tra il 2016 e il 2018.
LA PRESENTAZIONE. La bozza di progetto preliminare verrà presentata ai sindaci della vallata la prossima settimana. Come spiegato dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. L’incontro è fissato per lunedì 12 a Balsorano. Ai primi cittadini dei centri della Valle Roveto verà illustrato il progetto.
SODDISFAZIONE DI LIRIS. Il vice presidente della Regione, Emanuele Imprudente, ha espresso soddisfazione per questo importante progetto che rivoluzionerà la viabilità tra Avezzano e Sora. Sempre se andrà in porto. «Una risposta doverosa alle numerose grida d’allarme sulle criticità connesse alla viabilità ma soprattutto alla sicurezza, inaccettabili ancor più in un collegamento nodale così strategico per l’interconnessione tra più territori e regioni», ha commentato Imprudente, «ringrazio il presidente Marsilio e la disponibilità di Anas nella figura dell’ingegner Antonio Marasco, responsabile della Struttura territoriale, per aver dato concretamente seguito alle molte sollecitazioni dei cittadini e residenti dei territori e di tutti coloro che per lavoro e necessità transitano su quella superstrada, emerse in tutti gli incontri con le comunità e i confronti avuti con le amministrazioni della Valle Roveto. Il progetto oltre a velocizzare i collegamenti, prevede il potenziamento di un lungo tratto della strada, corridoio Tirreno-Adriatico, e permette di risolvere, in gran parte, i purtroppo noti problemi di sicurezza legati all’attuale conformazione della superstrada».
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