Lauretta nel Centro visite del Parco a Pescasseroli

PESCASSEROLI

Lauretta non ce l'ha fatta, è morta un'altra orsa-simbolo del Parco

E' deceduta a 25 anni nonostante le cure contro la patologia ossea riscontrata a novembre. E' stata per anni la star del Centro visite insieme a Yoga e Sandrino

PESCASSEROLI. Non ce l'ha fatto Lauretta, l'orsa ricoverata e sotto terapia cortisonica da novembre scorso, da quando cioé le fu riscontrata una patologia alle ossa che non le consentiva più di assumere la posizione "a quattro zampe". E' morta a 25 anni, dopo aver svolto per tanti anni il compito di ambasciatrice dell’orso marsicano, facendosi fotografare e ammirare nei loro comportamenti quotidiani da migliaia di visitatori del Centro del Parco a Pescarasseroli.

Lauretta come Yoga, e prima ancora come Sandrino, tutti orsi-simbolo le immagini dei quali, assicura il Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise (Pnalm) "continueranno ad accompagnarci nel percorso di divulgazione per migliorare la sensibilità e l’attenzione verso la specie simbolo del Parco, ancora minacciata e per questo al centro dei nostri sforzi di tutela e conservazione".

Lauretta fu trovata, nel 1993, quasi moribonda da alcuni escursionisti tedeschi. Pesava circa 3kg. Nutrita e accudita dal personale del Parco, riuscì a superare la crisi. Da allora era diventata una sorta di "star" nel Centro visite di Pnalm. Fino a quando ad agosto aveva iniziato a manifestare problemi nell’assumere la posizione quadrupedale, con una forte rigidità di tutto il treno posteriore e ripercussioni sulla regolare deambulazione. Portata a Roma nella  Clinica veterinaria Monte Verde per una serie di accertamenti, si scoprì la presenza di ossificazioni intervertebrali diffuse su tutta la colonna toracica e lombare, chenon potevano essere rimosse  chirurgicamente. Di qui i  cicli di trattamenti a base di cortisone.

"Purtroppo, nonostante le cure quotidiane prestate dal veterinario del Parco, non ci sono stati miglioramenti significativi e anzi agli inizi di dicembre è stato addirittura riscontrato un peggioramento, con perdita di sensibilità agli arti posteriori, tanto che l’orsa si era procurata delle lesioni mordendosi le falangi del piede sinistro", si legge in una nota del Pnalm, "il quadro clinico ulteriormente peggiorato dalla totale insensibilità agli arti posteriori, anche alla luce di ulteriori consulti con altri veterinari ha fatto pensare ad una malattia degenerativa grave a livello neurologico e non ad una patologia infiammatoria, come si era pensato in un primo momento. Tutte le cure apportate nei giorni dopo il 9 dicembre non sono servite a risolvere una situazione ormai troppo compromessa che ha portato alla morte di Lauretta nella notte di domenica scorsa".