in tribunale
Lavori abusivi alla villa di Ponza, Vespa patteggia
L'anchorman aquilano ha patteggiato dinanzi al giudice di Latina la pena di 10 giorni di arresto e 14 mila euro di ammenda
L'AQUILA. Il giornalista Rai e conduttore del noto talk show "Porta a Porta, l'aquilano Bruno Vespa, accusato di abusi edilizi e violazione dei vincoli paesaggistici nella sua splendida villa sull'isola di Ponza ha deciso di patteggiare dinanzi al giudice del tribunale di Latina Mara Mattioli la pena di dieci giorni di arresto e 14 mila euro di ammenda; la pena detentiva naturalmente è stata sostituita con la pena pecunaria dell'ammenda: altri 2.500 euro per complessivi 16.500 euro. Il giudice ha anche ordinato il dissequestro dei locali scavati nel tufo originario perchè nel frattempo Vespa aveva fatto ripristinare lo stato dei luoghi. A portare gli uomini del Corpo Forestale di Latina alla lussuosa villa di Cala Feola, a Ponza, era stato un esposto anonimo. Indagato per abuso edilizio e violazione dei vincoli paesaggistici, il pm nel 2013 gli aveva contestato anche alcune modifiche apportate alla realizzazione di alcuni vani dentro la parete naturale di tufo. Una dimora nella roccia dove non poteva mancare anche la piscina, i cui lavori erano terminati nel 2007. Prima ancora del processo, l'anchorman si era dichiarato disponibile a ripristinare le dimensioni originarie del cunicolo e lo stato dei luoghi. E così è stato.