Legge sulla ricostruzione, la Lega è contro
Battaglia alla Camera per far passare i sub-emendamenti, lunga discussione nella notte
L’AQUILA. Niente city manager per il Comune dell’Aquila. La decisione è del ministero dell’Economia e delle Finanze, che ieri ha comunicato di non voler concedere la deroga chiesta a gran voce dal sindaco Massimo Cialente per dotarsi della figura del direttore generale per coordinare dirigenti, uffici e attività in vista del passaggio di competenze che avverrà con la fine del regime commissariale, entro pochi mesi . Ieri, intanto, nel corso della discussione in Commissione sull’emendamento del governo al decreto Sviluppo e, in particolare, sui sub-emendamenti presentati dai parlamentari abruzzesi e relativi alla ricostruzione dell’Aquila, la Lega Nord ha adottato un forte atteggiamento ostruzionistico.
La discussione è stata, infatti, interrotta in mattinata e ripresa dopo le 20 di ieri. La Lega Nord ha chiesto che il maxi-emendamento venga modificato, inserendo provvidenze anche per il terremoto che ha colpito l'Emilia, la Lombardia e il Veneto.
Tuttavia, dopo due ore di blocco dei lavori, la commissione è riuscita a votare due identici emendamenti: la proposte bipartisan avanzata da Giovanni Lolli (Pd), Marcello De Angelis (Pdl) e Sergio Piffari (Idv), ma anche la proposta di Pierluigi Mantini (Udc). I comuni, invece, hanno ottenuto l’esclusione dei fondi che utilizzeranno per la ricostruzione dal Patto di stabilità. La votazione finale della legge sulla ricostruzione avverrà il 23 luglio, in concomitanza con il voto sul decreto Sviluppo.
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