Livorno, anche l'Abruzzo piange la famiglia Ramacciotti
È di Castelvecchio Subequo la moglie del nonno eroe travolto dalla furia dell’acqua dopo aver salvato la nipotina
CASTELVECCHIO SUBEQUO. Una tragedia, quella di Livorno, che ha sconvolto un’intera comunità, rimasta incredula e sgomenta per la morte di Roberto Ramacciotti che, dopo aver salvato la moglie e la nipotina, è deceduto insieme al figlio Simone, alla nuora Glenda Garzelli e al piccolo Filippo nel vano tentativo di tirarli fuori da quell’inferno di acqua e fango. La moglie dell’uomo, Paola Risi, 63 anni, è originaria di Castelvecchio Subequo dove sono nati i suoi genitori e dove lei ha vissuto negli anni dell’adolescenza restando poi sempre in contatto con il suo paese. Quasi tutti gli anni tornava a Castelvecchio Subequo insieme ai suoi familiari per trascorrere le vacanze estive. Sabato scorso è rimasta intrappolata con i suoi familiari al piano terra di una palazzina liberty di via Nazario Sauro, durante il nubifragio che si è abbattuto su Livorno. La casa si trova tra lo stadio e l’Accademia navale, nella zona residenziale dell’Ardenza. Il marito è riuscito a condurla fuori dall’inferno insieme alla piccola Camilla di soli tre anni. «Quando ho sentito dai telegiornali che qualcosa di grave era accaduto a Livorno ho subito telefonato a Paola per chiederle notizie, ma non ho avuto risposta», racconta il sindaco di Castelvecchio Subequo, Pietro Salutari. «Poi in serata alcuni parenti, anche loro residenti a Livorno, mi hanno telefonato dandomi la triste notizia, dicendomi del gesto eroico e purtroppo vano, di Roberto. La notizia si è subito diffusa in paese, suscitando in tutti grande dolore. Paola è originaria di Castelvecchio. Il padre, finanziere, negli anni Cinquanta lasciò il paese per trasferirsi in Toscana, dove la figlia ha conosciuto e sposato Roberto Ramacciotti.
«Roberto era una persona speciale, sempre molto vicino alla nostra comunità», aggiunge Salutari. «In queste ultime settimane mi aveva telefonato più volte per chiedermi notizie degli incendi che hanno devastato il nostro territorio». Era socio insieme al figlio Simone, di una filiale delle Assicurazioni generali ad Empoli. «Come amministrazione comunale, insieme alla comunità di Castelvecchio, ci mettiamo fin da questo momento a disposizione della famiglia Ramacciotti», conclude il sindaco, annunciando che nei prossimi giorni raggiungerà Livorno per portare la sua solidarietà alla famiglia. Intanto, dal consigliere comunale Fidio Bianchi è arrivata la proposta di indire una giornata di lutto in memoria delle vittime di Livorno.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
«Roberto era una persona speciale, sempre molto vicino alla nostra comunità», aggiunge Salutari. «In queste ultime settimane mi aveva telefonato più volte per chiedermi notizie degli incendi che hanno devastato il nostro territorio». Era socio insieme al figlio Simone, di una filiale delle Assicurazioni generali ad Empoli. «Come amministrazione comunale, insieme alla comunità di Castelvecchio, ci mettiamo fin da questo momento a disposizione della famiglia Ramacciotti», conclude il sindaco, annunciando che nei prossimi giorni raggiungerà Livorno per portare la sua solidarietà alla famiglia. Intanto, dal consigliere comunale Fidio Bianchi è arrivata la proposta di indire una giornata di lutto in memoria delle vittime di Livorno.
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