Lotta ai tumori, pronta la Pet Tac

18 Gennaio 2015

Dal 22 gennaio sarà possibile anche al San Salvatore utilizzare il nuovo strumento diagnostico

L’AQUILA. Dal 22 gennaio un migliaio di utenti non dovrà più spostarsi di molti chilometri e andare in altre Regioni per sottoporsi a sofisticati esami in grado di chiarire dubbi su sospetti tumori, valutare gli effetti della terapia e il decorso delle neoplasie.

Da giovedì, infatti, all’ospedale «San Salvatore» verrà attivato un esame di alta investigazione scientifica, la Pet-Tac, tramite una postazione mobile montata su un Tir all’esterno del presidio aquilano. Una soluzione-ponte per giungere, in una fase successiva, all’allestimento di un macchinario fisso all’interno dell’ospedale. La Pet-Tac mobile funzionerà nell’area antistante il reparto di Ostetricia e ginecologia e sarà in funzione due giorni a settimana, giovedì e venerdì. «La nuova prestazione, offerta agli utenti della Provincia aquilana», si legge in una nota Asl, «rientra nell’attività del reparto di medicina nucleare, diretta da Massimo Di Pietro e somma due esami in uno: un accertamento di carattere funzionale (la Pet, riguardante il metabolismo biochimico di tessuti e cellule, compiuto con farmaci a radioattività controllata) e l’altro di natura morfologica (la Tac, relativo alle alterazioni di forma e dimensione degli organi). La strumentazione, oltre al prevalente impiego nelle patologie oncologiche, viene utilizzata per fare diagnosi complesse su malattie neurologiche e cardiovascolari. Durante l’esame, non invasivo, si somministra al paziente, in dosi non dannose, una sostanza radioattiva. Per sottoporsi all’accertamento nei due giorni della settimana (come detto, ogni giovedì e venerdì), le prenotazioni vanno fatte al reparto di Medicina nucleare: 0862/368770, telefonando dalle 9 alle 12.

Va detto che l’agenda delle prenotazioni delle prime sedute è da tempo esaurita poiché l’avvio della Pet Tac, fissato e comunicato in un primo tempo il 28 ottobre scorso, fu rinviato per imprevisti. Da ottobre a oggi il canale delle richieste di appuntamento degli utenti è rimasto aperto e dunque dal 22 si procederà con il calendario già stabilito, tenendo però conto di determinate priorità. «In questa prima fase», afferma Di Pietro, «daremo la precedenza alla malattie oncologiche e alle situazioni urgenti. Per ora faremo una ventina di esami a settimana che poi aumenteranno».