DECENNALE TERREMOTO
Mattarella: i giovani hanno diritto alla rinascita dell'Aquila
Il presidente della Repubblica sollecita la ricostruzione («deve andare a regime») e chiama in causa l'Università: «Può e deve utilizzare gli investimenti per potenziare l'innovazione»
PESCARA. «La ricostruzione resta una grande sfida nazionale. È affidata alla responsabilità delle istituzioni, a tutti i livelli, che devono assicurare sostegno ai progetti, certezza e continuità nelle risorse, trasparenza nella gestione. Ma la ricostruzione avrà pieno successo se renderà protagoniste le comunità locali, se rigenererà le reti sociali e i luoghi dove si trovano le radici della vita civile». Lo dice Sergio Mattarella nell'anniversario del sisma a L'Aquila. «Il motore della ricostruzione va portato a pieno regime. Gli stessi cantieri devono diventare simbolo e incentivo alla speranza», aggiunge. «I giovani dell'Aquila e dei comuni colpiti dal terremoto del 2009 hanno diritto alla rinascita delle loro città, dei paesi, delle comunità. Pensare al domani, e non soltanto all'oggi, è il nostro impegno davanti alle nuove generazioni. Lo dobbiamo ai giovani de L'Aquila anche ricordando quei ragazzi della Casa dello Studente, a cui il sisma spezzò i progetti di vita, e che nella memoria del Paese rappresentano ancora oggi il segno più penoso della tragedia del 6 aprile».
Il capo dello Stato chiama in causa per la ricostruzione l'Università dell'Aquila: «L'Aquila vanta una importante università, dispone di attività produttive d'eccellenza, può e deve utilizzare gli investimenti per potenziare l'innovazione». «Dare un degno futuro ai giovani è il traguardo più ambizioso del cammino di ricostruzione da percorrere», conclude Mattarella.