PIZZOLI
Molesta una ragazza, arrestato giovane straniero
Palpeggia una 18enne nel centro storico della città, dopo le indagini dei carabinieri finisce in carcere
PIZZOLI. Costringe una ragazza a subire le sue attenzioni, le mette le mani addosso e la palpeggia: per questo ieri è finito in manette, ed è stato rinchiuso nel carcere delle Costarelle, un 25enne di origine straniera, arrestato nella mattinata dai carabinieri della Stazione di Pizzoli. Il giovane è accusato di violenza sessuale nei confronti di una 18enne: per questo i militari hanno dato esecuzione alla misura cautelare della custodia in carcere emessa dal gip del tribunale dell’Aquila.
Le indagini, coordinate dalla procura della Repubblica del capoluogo, erano state avviate nello scorso mese di agosto. In breve i militari dell’Arma sono arrivati a raccogliere un solido quadro indiziario a carico dell’indagato, un 25enne di origini straniere che risiede regolarmente sul territorio italiano. Il giovane, secondo l’accusa, sarebbe stato l’autore delle violenze sessuali che sono consistite in palpeggiamenti ai danni della ragazza, anch’essa straniera, che era stata avvicinata occasionalmente circa un mese fa nel centro storico dell’Aquila.
Il pm titolare dell’inchiesta, in base al circostanziato rapporto depositato dai carabinieri, comprensivo della denuncia presentata dalla vittima, insieme alle testimonianze raccolte e anche a una serie di accertamenti tecnici, ha ritenuto la validità degli elementi acquisiti in fase investigativa tali da richiederne la misura cautelare della custodia in carcere. Una misura che è stata poi approvata ieri dal giudice per le indagini preliminari.
Inoltre, già ben prima dell’arresto del 25enne finito ieri in carcere, gli investigatori avevano disposto misure particolari a tutela della vittima della violenza. Tra l’altro, nel corso delle indagini, è stato anche attentamente monitorato il presunto autore dei fatti, oggi raggiunto dagli stessi investigatori che gli hanno notificato il provvedimento restrittivo a suo carico.
Nelle ore successive all’arresto, è stato anche sostenuto l’interrogatorio di garanzia, che ha messo in condizioni l’indagato di potersi difendere dalle accuse che gli sono state mosse al termine delle indagini. Al termine dell’interrogatorio di garanzia è stato confermato il dispositivo cautelare, e si è quindi proceduto al trasferimento dell’indagato nel carcere della città.