CASTEL DI SANGRO
Mondo della cultura in lutto: addio allo scrittore Savastano
Si è spento ieri in ospedale, aveva 83 anni ed era storico dell’arte e autorevole studioso del Patini. I funerali domani alle 11 nella basilica di Santa Maria Assunta
CASTEL DI SANGRO. L'Abruzzo intero dice addio a Cosimo Savastano. Scrittore, storico dell’arte e autorevole studioso del pittore Teofilo Patini si è spento ieri pomeriggio all'ospedale di Castel di Sangro dove era ricoverato.
Classe 1939 era amato e stimato sia come persona, sia come professionista, non solo nell'Alto Sangro, dove era nato e si era formato, ma anche in tutta la regione. Fin dagli anni '60 iniziò a comporre opere in dialetto abruzzese. Tra le più celebri ricordiamo "Che sarrà" del 1965, "Amore, amore e parleme d’amore" e “Attraverso l’Abruzzo” del 1966, "Dénte a na scionna", “Attraverso l’Abruzzo”, del 1967, e poi ancora "Chi chiù – Poesie nell’antica lingua di Castel di Sangro", nel 1994 e "Jummelle de parole", del 2000.
Nel 2017 il sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, gli consegnò la cittadinanza onoraria alla presenza del critico d'arte, Vittorio Sgarbi. Negli anni ha ricoperto diversi ruoli come quello di direttore scientifico della pinacoteca di "Teofilo Patini" di palazzo De Petra (o del Leone) a Castel di Sangro alla luce della sua continua ricerca sull'artista sangrino.
Lo scorso anno ha curato personalmente un appuntamento del ciclo "Conversazioni in teatro" al teatro Tosti di Castel di Sangro con una relazione su "Patini e la nascita della pittura sociale in Europa".
I funerali saranno celebrati domani alle 11 nella basilica di Santa Maria Assunta. (e.b.)