Morì di Covid, 4 medici scagionati 

Archiviato dal gip il procedimento a carico dei professionisti. Il contagio in una residenza per anziani

L’AQUILA. Archiviato dal gip del tribunale il procedimento penale a carico di quattro medici dell’Asl per la morte di un paziente contagiato dal coronavirus, anziano e malato, ospitato da tempo in una residenza sanitaria assistenziale di un comune limitrofo.
La vicenda penale prende le mosse dalla denuncia sporta dalla coniuge del paziente deceduto per Covid-19, sul presupposto che i sanitari avrebbero ritardato la diagnosi della malattia, l’approccio terapeutico, nonché la richiesta di intervento del 118 e quindi il successivo ricovero. Nel corso della fase investigativa, risolutiva è stata la perizia medico-legale disposta dalla Procura sulla cartella clinica del paziente deceduto, a mezzo della quale si è accertata la totale assenza di responsabilità a carico dei sanitari che si sono ritrovati coinvolti nella vicenda. Lo stesso pm aveva richiesto al gip l’archiviazione del procedimento per l'assenza totale di profili di responsabilità a carico dei medici, atteso che i medesimi hanno agito secondo prudenza, perizia e nel rispetto assoluto delle linee guida in materia di infezione da coronavirus.
A seguito della richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero, tuttavia, la denunciante aveva proposto opposizione, ma in sede di udienza in camera di consiglio davanti al gip, nei giorni scorsi, il procedimento è stato definitivamente archiviato, in quanto, come si legge nelle motivazioni del provvedimento, difettano elementi per individuare a carico degli indagati specifici profili di colpa medica. Del pool di legali che hanno difeso i medici sospettati fanno parte gli avvocati aquilani Carlotta Ludovici e Danilo Iannarelli.
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