Morte in fabbrica, locali dissequestrati
Pescina, i 10 dipendenti della calcestruzzi Sogind di Cerone torneranno al lavoro in settimana
PESCINA. Riapre l'azienda sequestrata a causa dell'incidente mortale avvenuto a Venere di Pescina il 30 ottobre scorso e che portò alla morte di Francesco Trabalsi, di 38 anni. È arrivato infatti il provvedimento di dissequestro e i dipendenti potranno ricominciare a lavorare. Si tratta dell'azienda Sogind srl di prefabbricati di Benedetto Cerone. Il lavoratore era al servizio di un'azienda che stava eseguendo lavori di manutenzione straordinario del tetto. Secondo la ricostruzione dell'incidente, avrebbe poggiato le braccia su un lucernaio che ha ceduto facendolo precipitare all'interno del capannone. Ai fini della sicurezza del lavoro, l'azienda è stata messa sotto sequestro da parte del dipartimento di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro della Asl di Avezzano Sulmona L'Aquila.
Il proprietario si è rivolto al responsabile del gruppo Sicurform, Rosa Pestilli, che ha avviato e portato a termine tutte le procedure per il dissequestro. La Asl ha ispezionato gli ambienti di lavoro e la documentazione, dissequestrando il capannone. Lo stabilimento riaprirà nel corso di questa settimana e i 10 dipendenti potranno ricominciare a lavorare.
La richiesta di dissequestro, accolta dal sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano, Guido Cocco, titolare dell'indagine, è stata avanzata dall'avvocato Gianluca Presutti, che difendeva il titolare della società. (p.g.)
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