Avezzano

«Neonata ustionata dal medico»: scatta la denuncia della famiglia, i genitori chiedono un risarcimento

25 Marzo 2025

Le bruciature comparse a seguito di un trattamento nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Avezzano. Medicazione all’ombelico: «Danni temporanei e permanenti»

AVEZZANO. Una denuncia per lesioni personali colpose è stata presentata ieri alla procura di Avezzano dai genitori di una neonata che ha riportato ustioni sulla zona ombelicale. Conseguenza, stando alla denuncia, di un trattamento medico al quale la bambina è stata sottoposta nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Avezzano, poiché affetta da granuloma all’ombelico. Alla querela sono state allegate le immagini a dimostrazione del pre e post trattamento. Chiesto il risarcimento danni. La neonata è giunta all’ospedale di Avezzano per un granuloma all’ombelico.

Si tratta di un piccolo nodulo rossastro, di dimensioni variabili da 1 millimetro a 1 centimetro, situato fra le pieghe cutanee ombelicali. Solitamente si manifesta nelle settimane che seguono la caduta del moncone. Fase nella quale si produce un tessuto di granulazione composto da cellule (chiamate fibroblasti) e nuovi capillari, che dà luogo alla formazione del granuloma. Secondo quanto stabilito da specifica consulenza pediatrica, la bambina è stata sottoposta a «toccatura d’argento con matita caustica con nitrato d’argento», così si legge sulla denuncia. Trattamento che, «avvenuto non anteponendo alcuna garza sterile o materiale simile», così si legge, avrebbe «causato l’ustione sull’addome della piccola».

Le toccature in questione, per mezzo di una matita caustica, permette l'uso in zone specifiche in modo che l'effetto venga limitato a punti concreti in maniera precisa. Si tratta di uno strumento al nitrato di argento al 75% che consente di “bruciare” il granuloma. Il procedimento non è doloroso per il bambino e richiede alcuni accessi all’ambulatorio del pediatra o all’ospedale per essere completato. Come si legge tra gli effetti indesiderati dell’uso della matita caustica, possono manifestarsi reazioni d’ipersensibilità o irritabilità locale della pelle come ad esempio pizzicore, arrossamenti, vescicole e bruciore leggero.

«L’operazione, decisamente invasiva e lesiva, causava un’ustione nell’area attorno all’ombelico, con danni fisici temporanei e permanenti». Così è scritto sula querela depositata dai legali Luca e Pasquale Motta. Due giorni dopo il trattamento, la bambina è stata trasportata in pronto soccorso, «Qui veniva riscontrato nell’esame obiettivo, cicatrice ombelicale lesione superficiale epidermide da nitrato d’argento» riporta la denuncia.

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