SULMONA
Non ci fu tentata estorsione, assolto sindaco Rivisondoli
Era accusato di aver chiesto la somma di circa 20mila euro a quattro partenopei. Scagionati anche il vicesindaco e l'avvocato del Comune
SULMONA. Il fatto non sussiste. Con questa formula il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, ha assolto nel pomeriggio sindaco, vice e avvocato del Comune di Rivisondoli, dall'accusa di tentata estorsione aggravata. La Procura, al termine del processo celebrato con rito abbreviato, aveva chiesto la condanna ad un anno e quattro mesi.
I tre erano accusati di aver chiesto la somma di circa 20mila euro a quattro partenopei, uno dei quali condannato nei tre gradi di giudizio penali per aver costruito la scala di accesso alla propria abitazione direttamente sulla pubblica strada comunale, senza alcun titolo di proprietà. A supporto dell'accusa c'è una registrazione.
Gli imputati, difesi dagli avvocati Mariella Iommi, Franco Zurlo e Pietro Savastano, hanno spiegato di aver agito esclusivamente per l'interesse dell'ente, fornendo ampia documentazione al riguardo, ribadendo pure che l'incontro finalizzato alla transazione è stato svolto nell'aula consiliare del Comune e in presenza di altri amministratori. Dopo il filone cautelare che aveva portato al ridimensionamento delle accuse, si è chiuso il procedimento di primo grado con tre assoluzioni.