«Non volevo ferire il ladro»
De Michele si difende dal carcere: ho sparato per paura.
L’AQUILA. «Non volevo colpire nessuno. Quei proiettili mi sono scappati e mi dispiace che ci sia una persona in ospedale». Così si difende dal carcere Oliviero De Michele, 51 anni, di Coppito, accusato di avere sparato a due ladri in fuga.
«Il fatto è che ero davvero impaurito per quello che stava accadendo», ha detto l’indagato al suo avvocato di fiducia, Roberto Tinari, «è la seconda volta nella vita che ho avuto davvero terrore. La prima volta è stata in occasione del terremoto e la seconda quando mi sono trovato i ladri in casa. Ho soltanto sparato dei colpi a semplice scopo intimidatorio, verso terra, e non riesco a capire come sia possibile che dei proiettili siano partiti ad altezza d’uomo».
L’indagato, inoltre, ha aggiunto, che i due romeni, a suo avviso, stavano per aggredirlo. In udienza, dunque, si giocherà anche la carta della legittima difesa. L’intento è quello di far derubricare il reato da tentato omicidio, che prevede pene più pesanti, a quello meno grave di lesioni.
Intanto domani mattina, a palazzo di giustizia, ci sarà la convalida del fermo di polizia giudiziaria da parte del giudice per le indagini preliminari del tribunale, Giansaverio Cappa, udienza nella quale comparirà anche il pm Salvatore Campochiaro per conto dell’accusa. Tutto questo mentre i carabinieri sono alla ricerca del complice dello straniero già arrestato dopo essere stato ferito, e sembra che gli investigatori siano sulla buona pista. Non si esclude, comunque, che il latitante, accusato di furto aggravato, possa costituirsi anche in tempi brevi vedendosi braccato.
Il fatto è accaduto nella notte tra domenica e lunedì. Il commerciante, intorno alle 3.30, è stato svegliato da alcuni rumori provenienti dal piazzale sotto casa dove, oltre al suo negozio, ci sono le sedi dell’ufficio postale e della farmacia e ha subito capito che gli stavano rubando un’auto. Così si è precipitato giù, portando la pistola Beretta calibro 22 (regolarmente denunciata), ma i due ladri erano già spariti con l’auto. Allora è salito sull’altra macchina per inseguirli da Coppito fino a Cansatessa. Lì i malviventi, non conoscendo la zona, hanno finito per infilarsi in una strada senza uscita, a ridosso di un boschetto. Hanno quindi abbandonato l’auto nel tentativo di far perdere le tracce al loro inseguitore. Il commerciante ha sparato più volte ferendo uno dei ladri a una gamba. Il 20enne C.M.M., un romeno disoccupato, è rimasto ferito mentre il suo complice è riuscito a scappare. Gli spari hanno svegliato i residenti che hanno allertato i carabinieri coordinati dal tenente Federica De Leonardis.
Il ragazzo è accusato di furto aggravato ed è piantonato in ospedale ma le sue condizioni non destano preccupazione.
Fino a ieri, comunque, il giovane romeno non era stato ancora ascoltato dagli investigatori.
«Il fatto è che ero davvero impaurito per quello che stava accadendo», ha detto l’indagato al suo avvocato di fiducia, Roberto Tinari, «è la seconda volta nella vita che ho avuto davvero terrore. La prima volta è stata in occasione del terremoto e la seconda quando mi sono trovato i ladri in casa. Ho soltanto sparato dei colpi a semplice scopo intimidatorio, verso terra, e non riesco a capire come sia possibile che dei proiettili siano partiti ad altezza d’uomo».
L’indagato, inoltre, ha aggiunto, che i due romeni, a suo avviso, stavano per aggredirlo. In udienza, dunque, si giocherà anche la carta della legittima difesa. L’intento è quello di far derubricare il reato da tentato omicidio, che prevede pene più pesanti, a quello meno grave di lesioni.
Intanto domani mattina, a palazzo di giustizia, ci sarà la convalida del fermo di polizia giudiziaria da parte del giudice per le indagini preliminari del tribunale, Giansaverio Cappa, udienza nella quale comparirà anche il pm Salvatore Campochiaro per conto dell’accusa. Tutto questo mentre i carabinieri sono alla ricerca del complice dello straniero già arrestato dopo essere stato ferito, e sembra che gli investigatori siano sulla buona pista. Non si esclude, comunque, che il latitante, accusato di furto aggravato, possa costituirsi anche in tempi brevi vedendosi braccato.
Il fatto è accaduto nella notte tra domenica e lunedì. Il commerciante, intorno alle 3.30, è stato svegliato da alcuni rumori provenienti dal piazzale sotto casa dove, oltre al suo negozio, ci sono le sedi dell’ufficio postale e della farmacia e ha subito capito che gli stavano rubando un’auto. Così si è precipitato giù, portando la pistola Beretta calibro 22 (regolarmente denunciata), ma i due ladri erano già spariti con l’auto. Allora è salito sull’altra macchina per inseguirli da Coppito fino a Cansatessa. Lì i malviventi, non conoscendo la zona, hanno finito per infilarsi in una strada senza uscita, a ridosso di un boschetto. Hanno quindi abbandonato l’auto nel tentativo di far perdere le tracce al loro inseguitore. Il commerciante ha sparato più volte ferendo uno dei ladri a una gamba. Il 20enne C.M.M., un romeno disoccupato, è rimasto ferito mentre il suo complice è riuscito a scappare. Gli spari hanno svegliato i residenti che hanno allertato i carabinieri coordinati dal tenente Federica De Leonardis.
Il ragazzo è accusato di furto aggravato ed è piantonato in ospedale ma le sue condizioni non destano preccupazione.
Fino a ieri, comunque, il giovane romeno non era stato ancora ascoltato dagli investigatori.