clinica di lorenzo
Ok alla cassa integrazione con l’opposizione di Cgil e Cisl
AVEZZANO. Ok alla cassa integrazione per i lavoratori della clinica "Di Lorenzo" di Avezzano, ma con l'opposizione dei sindacati Cgil e Cisl. La vertenza era stata avviata dopo l'annuncio della...
AVEZZANO. Ok alla cassa integrazione per i lavoratori della clinica "Di Lorenzo" di Avezzano, ma con l'opposizione dei sindacati Cgil e Cisl. La vertenza era stata avviata dopo l'annuncio della proprietà per il licenziamento di 18 persone entro il 31 dicembre 2012. Così era stata avviata la procedura di mobilità perché la proprietà aveva annunciato una crisi aziendale per il taglio dei posti letto e la riduzione del budget. Era stata subito proposta la cassa integrazione in deroga per temporeggiare e trovare una soluzione tentando di rimodulare i tagli. Era una situazione tampone per sostenere i lavoratori durante le operazioni e le richieste dei sindacati. Era stato aperto un tavolo con la Regione che non aveva portato grandi risultati ma c'era stato alla fine dell'anno il colpo di scena con due ordinanze del Tar Abruzzo che ha sospeso i decreti commissariali che andavano a coprire le strutture private. La sospensiva andrà avanti fino a dicembre del 2013. «Per questo motivo», ha spiegato Giuseppe Capoccitti della Cisl, «abbiamo chiesto all'azienda di ritirare la richiesta di mobilità visto che i tagli non ci sono più. La sospensiva fa decadere le motivazioni che avevano portato ad avviare la procedura di mobilità». La cassa integrazione è stata comunque firmata dalla proprietà con la Uil guidata da Fabrizio Truono e il sindacato autonomo Nursind di Antonio Santilli. «Già attualmente ci sono dei turni nella "Di Lorenzo" in cui un infermiere deve far fronte a due piani», ha dichiarato Antonio Ginnetti, «e ci domandiamo come potrà essere gestita oggi la struttura. Nel 2012, inoltre, erano state assunte sei persone tra tempo determinato e indeterminato, quindi non capiamo ora la necessità di licenziare e quindi della cassa integrazione». (p.g.)
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