Omicidio colposo, tre condanne

Un operaio morì schiacciato da un rimorchio, due anni ciascuno di reclusione a tre trasaccani

AVEZZANO. Sono stati condannati dal giudice del tribunale di Avezzano a due anni di reclusione ciascuno per omicidio colposo. Si tratta di tre imprenditori di Trasacco ritenuti responsabili di un incidente sul lavoro avvenuto nell'azienda che gestivano.

La condanna è scattata per Pasquale Mocerino, 64 anni, del figlio 35enne, con lo stesso nome, ma soprannominato Pasqualino, di Vittorio Tabeglione, 41 anni. I tre, secondo l'accusa sostenuta dalla Procura, erano ai vertici di un'impresa agricola di Trasacco. Sono stati ritenuti responsabili della morte di un operaio, Giovanni Oddi, avvenuta nel 2006. Dopo l'incidente fu eseguita una perizia per ricostruire le modalità relative all'accaduto. Oddi morì il 17 ottobre in un incidente sul lavoro avvenuto in un'azienda agricola trasaccana. Il pm Maurizio Maria Cerrato ha nominato un tecnico dell'Aquila, Lanfiuti, per ricostruire l'infortunio sul lavoro.

L'uomo, mentre stava lavorando, non si era accorto dello slittamento di un rimorchio che, parcheggiato in un posto poco stabile, lo travolse. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, l'operaio stava armeggiando vicino ai sistemi di frenaggio del rimorchio che si trovava nell'azienda. Pare stesse riparando un guasto ai freni. Qualcosa, però, andò storto e il rimorchio improvvisamente si sfrenò. L'operaio non riuscì a spostarsi in tempo, rimanendo quindi schiacciato. Sul posto arrivarono gli operatori del 118 ma per lui ogni soccorso fu inutile. Per il 35enne Pasquale Mocerinoe per Tabeglione la pena è stata sospesa. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Antonio Milo, Rosita Di Lorenzo, Sandro Gallese, Guido Ponziani, oltre a Umberto Irti per l'assicurazione, e a Fernando Romano per la parte civile. (p.g.)

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