S.BENEDETTO DEI MARSI
Orsa Amarena uccisa, la prima versione dell'allevatore: "Ho avuto paura e ho sparato" / FURIA SOCIAL
L'uomo è un cacciatore: "Sono sceso nella mia tenuta perché credevo fossero i ladri, l'orso si è alzato sulle zampe". Lo Procura lo indaga e gli sequestra le armi, l'Enpa lo denuncia.I cuccioli ricercati anche con l'impiego di droni / L'ULTIMO VIDEO DI AMARENA
SAN BENEDETTO DEI MARSI. "Ho avuto paura ed ho sparato": così avrebbe raccontato a guardiaparco e carabinieri l'uomo che ha ucciso l'ora Amarena. E' un allevatore e cacciatore di San Benedetto dei Marsi .
La notizia sta facendo il giro d'Italia. L'orsa Amarena era molto conosciuta online per le sue incursioni amichevoli e per essere la madre (nella prima cucciolata di 4 esemplari) di Juan Carrito, l'altro orso confidente diventato una sorta di star dei social e morto travolto da un'auto. L'ultima volta era stata vista e quasi accolta con i suoi due cuccioli a San Sebastiano dei Marsi.
La prima versione dell'uomo che ha sparato ad Amarena racconta che l'allevatore è sceso nella sua proprietà la scorsa notte perchè ha sentito i cani abbaiare. L'uomo ha detto che credeva che fossero i ladri e ha imbracciato il fucile che tra l'altro detiene regolarmente essendo cacciatore. A guardiaparco e carabinieri forestali ha detto che ha visto l'orso e che quest'ultimo si è alzato su due zampe. L'allevatore ha avuto paura e ha sparato per difendersi. Quindi ha chiamato i carabinieri.
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ALLEVATORE INDAGATO E ARMI SEQUESTRATE. Succesivamente si è saputo che la Procura di Avezzano, pm Maurizio Maria Cerrato, ha aperto un fascicolo nei confronti del 56enne che ha ucciso ieri notte l'orsa Amarena a colpi di fucile, per il reato 544 bis del codice penale, ossia chiunque procuri per crudeltà o senza necessità la morte di animali: l'uomo rischia dai 4 mesi ai 2 anni di reclusione. I carabinieri della stazione del Comune di San Benedetto dei Marsi, hanno sequestrato tutte le armi dell'uomo ed il bossolo esploso.
RICERCHE DEI CUCCIOLI-ORFANI. Al momento non si sa che fine abbiano fatto i due cuccioli di Amarena. Nelle incursioni, tra l'altro sempre risultate amichevoli, erano sempre con mamma orsa. I guardiaparco i carabinieri forestali li stanno cercando, i cuccioli di orsi sono facili prede di altri animali e sono quindi in pericolo di vita. Nelle ricerche vengono impiegati i droni.
L'ENPA. “L’uccisione dell’orsa Amarena è un fatto di una gravità inaudita che ci riempie di dolore. L’uccisione a fucilate di un’orsa buonissima, amata da tutta la popolazione va purtroppo inserita in una stagione di odio e di paura ingiustificata contro i grandi carnivori, fomentata da certa politica, che attraversa incredibilmente il Paese da nord a sud”. Lo ha dichiarato Carla Rocchi, Presidente Nazionale dell’Enpa. “Contro l’autore di questo terribile biocidio Enpa presenterà questa mattina denuncia per uccisione di animali e si costituirà parte civile chiedendo il massimo della pena. Ma occorre rendere adeguata ai tempi la norma sul bracconaggio: le pene per i bracconieri sono insufficienti. Per questa ragione occorre immediatamente mettere mano alla norma e inasprire le pene: il bracconaggio deve diventare un delitto e prevedere sicuramente il carcere”.
FURIA SOCIAL. L'allevatore viene preso di mira in modo pesante sui social: commenti violenti e aggressivi quali «devi fare la stessa fine, assassino... ; mi auguro che ti facciano una bella festa, magari a sorpresa; Spero un giorno che tutto questo male che hai provocato a quella povera orsa ti ritorni indietro a te e a tutta la tua famiglia». Non mancano anche le minacce e ritorsioni nonché istigazione al suicidio, anche nei confronti della famiglia. Al momento sono più di 100 coloro che hanno scritto e continuano a scrivere sulla bacheca social del commerciante di San Benedetto dei Marsi, da poco raggiunto da un avviso di garanzia per uccisione di animale con l'aggravante di specie protetta.
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