Pilolli: «Voto di scambio» Pelini: «Falso, ti querelo»
Polemiche social, la candidata: telefonate elettorali a inquilini di Case e Map L’assessore al contrattacco: macchina del fango in azione, ci vediamo in tribunale
L’AQUILA. Si consuma anche a colpi di post su Facebook la campagna elettorale per le amministrative. Post che, col passare dei giorni, diventano sempre più roventi, tanto da rischiare di finire nelle aule di tribunale.
L’ultima in ordine di tempo è la vicenda che vede protagonisti l’assessore della giunta Cialente Fabio Pelini, candidato nella lista Pd a sostegno di Americo Di Benedetto, e Monica Pilolli, candidata invece con la Coalizione sociale di Carla Cimoroni. Proprio su Facebook, infatti, Pilolli ha accusato lo stesso Pelini di «voto di scambio» con i residenti di Progetto Case e Map. Parole pesanti, che non sono piaciute all’assessore, che annuncia di avere sporto querela contro la candidata della lista avversaria.
Tutto è cominciato con un post sul social network scritto dall’assessore a seguito della comunicazione, da parte del servizio assistenza alla popolazione del Comune, sulla possibilità di inoltrare domanda per cambiare alloggio in Case e Map dal primo al 30 giugno. L’avviso è stato pubblicato sul sito web dell’ente a pochi giorni dalle elezioni dell’11 giugno.
Subito la Coalizione sociale, e in particolare la candidata a sindaco Carla Cimoroni, hanno contestato la tempistica del provvedimento. Pronta la risposta dell’assessore, sempre su Facebook: «Peccato che è dall’1 dicembre 2014 (duemilaquattordici) che il cambio alloggio nei Progetti Case e Map è disciplinato tramite l’apertura di quattro finestre annuali, una delle quali - guarda un po’ il caso - è proprio quella dall’1 al 30 giugno».
Molte le reazioni suscitate dal post, tra cui quella di Pilolli, che scrive: «Resta da chiedersi perché, oltre alla fumosa procedura di assegnazione e di riscontro, se è tutto così normale e sono un diritto l’assegnazione e il cambio di alloggio, gli assegnatari dei Progetti Case stiano ricevendo dall’assessore richiesta di voto». Parole dure, di cui lo stesso Pelini ha chiesto conto. Ma la candidata ribatte: «Ah, non è stato Lei a dire che gli assegnatari dei Progetti Case sono cittadini come tutti gli altri a cui chiedere il voto in campagna elettorale?». I toni continuano ad alzarsi fino a raggiungere l’apice: un nuovo post di Pilolli sul «voto di scambio». Proprio questo manda su tutte le furie l’assessore, che annuncia la querela. «La macchina del fango si è attivata. Informo la simpatica signorina che ne riparleremo nelle sedi opportune». Quindi la chiosa di Pelini. «Penso che le parole con cui sono stato attaccato siano suggerite dall’alto. Ovviamente non ho le prove e ne parlerò nelle sedi opportune. Mi aspetto di tutto, dopo l’uscita da Rifondazione comunista».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ultima in ordine di tempo è la vicenda che vede protagonisti l’assessore della giunta Cialente Fabio Pelini, candidato nella lista Pd a sostegno di Americo Di Benedetto, e Monica Pilolli, candidata invece con la Coalizione sociale di Carla Cimoroni. Proprio su Facebook, infatti, Pilolli ha accusato lo stesso Pelini di «voto di scambio» con i residenti di Progetto Case e Map. Parole pesanti, che non sono piaciute all’assessore, che annuncia di avere sporto querela contro la candidata della lista avversaria.
Tutto è cominciato con un post sul social network scritto dall’assessore a seguito della comunicazione, da parte del servizio assistenza alla popolazione del Comune, sulla possibilità di inoltrare domanda per cambiare alloggio in Case e Map dal primo al 30 giugno. L’avviso è stato pubblicato sul sito web dell’ente a pochi giorni dalle elezioni dell’11 giugno.
Subito la Coalizione sociale, e in particolare la candidata a sindaco Carla Cimoroni, hanno contestato la tempistica del provvedimento. Pronta la risposta dell’assessore, sempre su Facebook: «Peccato che è dall’1 dicembre 2014 (duemilaquattordici) che il cambio alloggio nei Progetti Case e Map è disciplinato tramite l’apertura di quattro finestre annuali, una delle quali - guarda un po’ il caso - è proprio quella dall’1 al 30 giugno».
Molte le reazioni suscitate dal post, tra cui quella di Pilolli, che scrive: «Resta da chiedersi perché, oltre alla fumosa procedura di assegnazione e di riscontro, se è tutto così normale e sono un diritto l’assegnazione e il cambio di alloggio, gli assegnatari dei Progetti Case stiano ricevendo dall’assessore richiesta di voto». Parole dure, di cui lo stesso Pelini ha chiesto conto. Ma la candidata ribatte: «Ah, non è stato Lei a dire che gli assegnatari dei Progetti Case sono cittadini come tutti gli altri a cui chiedere il voto in campagna elettorale?». I toni continuano ad alzarsi fino a raggiungere l’apice: un nuovo post di Pilolli sul «voto di scambio». Proprio questo manda su tutte le furie l’assessore, che annuncia la querela. «La macchina del fango si è attivata. Informo la simpatica signorina che ne riparleremo nelle sedi opportune». Quindi la chiosa di Pelini. «Penso che le parole con cui sono stato attaccato siano suggerite dall’alto. Ovviamente non ho le prove e ne parlerò nelle sedi opportune. Mi aspetto di tutto, dopo l’uscita da Rifondazione comunista».
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