Pratola, prima lo riconoscono invalido poi l'Inps gli sospende l’assegno

9 Luglio 2013

L'uomo 35 anni sarebbe una nuova vittima della burocrazia

PRATOLA PELIGNA. Ha fatto visite, consegnato documenti, ma alla fine gli hanno sospeso l’assegno di invalidità. Una brutta storia capitata a E.D.S., 35enne di Pratola invalido all’80 per cento.

L’uomo non ha potuto ritirare l’assegno di circa 280 euro, probabilmente sospeso per una lungaggine burocratica, e ora si trova in seria difficoltà economica.

«Nella visita di controllo fatta a maggio mi hanno confermato l’invalidità», riferisce, «il 12 giugno ho consegnato i documenti all’Inps per dichiarare che non lavoro ed evitare la sospensione dell’assegno, ma i soldi di questo mese non sono stati accreditati e ora non so come fare».

Una difficoltà nata da una coperta cortissima fatta di soli 280 euro circa con cui fare i conti tra bollette e il cibo per la sussistenza.

«Anche ad altre persone invalide non sono stati accreditati i soldi», spiega l’avvocato Aldo Di Bacco, «una mancanza assurda contro cui ci batteremo per ristabilire il diritto dei miei assistiti».

Federico Cifani

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