Pratola rievoca la santa patrona
Oggi corteo che celebra il ritrovamento del quadro della Madonna della Libera
PRATOLA PELIGNA. Il racconto di Fortunato, la peste, la fine dell’epidemia e la nascita del culto della Madonna della Libera. Questi gli elementi al centro della seconda rievocazione storica sul ritrovamento del quadro raffigurante la Madonna della Libera. Appuntamento a Pratola Peligna, oggi dalle 21, in via Madonna della Neve. Da qui prenderà il via il corteo storico tra figuranti, sbandieratori, recital e il carro trainato dai buoi con sopra il quadro della Madonna. Un tragitto che stando alla tradizione si fermò nello stesso luogo dove oggi sorge il santuario di Pratola. «Da anni stiamo lavorando a questo progetto, curando tutti gli aspetti storici», spiega Rosa Carducci, che si sta occupando della rievocazione, «dopo la buona prova dell’anno scorso, oggi vogliamo fare ancora meglio per far crescere l’iniziativa. Crediamo sia necessario valorizzare storia e cultura per contribuire allo sviluppo turistico del territorio». Un’idea tradotta in pratica anche grazie all’associazione Hispellum dell’Umbria, che ha fornito i modelli originali degli abiti del periodo che va dal 1.450 al 1.540. Vestiti cuciti dalle volontarie che saranno indossati dai figuranti nella sfilata. Anche il percorso del corteo è ricco di storia e ripercorre una serie di piccole edicole votive di epoca Celestiniana. Poi, davanti al santuario, ci sarà il racconto della storia di Fortunato, l’uomo che secondo tradizione ritrovò il quadro con l’effigie della Madonna. L’iniziativa rientra nel cartellone degli eventi per i festeggiamenti in onore della Madonna della Libera e si svolge in collaborazione con il comitato 2014.
Federico Cifani
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