Primarie, attesa per il ballottaggio
Arduini e De Rubeis: in questo confronto il vero sconfitto è il centrodestra
L’AQUILA. «Il vero sconfitto dopo le primarie e il confronto tra Bersani e Renzi è il centrodestra. Non c’è dubbio, soprattutto alla luce del segnale trasmesso a tutti gli italiani sulle novità che ci attendono». A parlare sono Giampaolo Arduini e Gian Pa olo de Rubeis, rispettivamente coordinatore regionale e presidente provinciale dei Cattolici democratici, secondo i quali «le primarie svolte domenica scorsa hanno rappresentato un buon viatico partecipativo per l’intera nazione. Finalmente si torna ad ascoltare gli elettori (tutti) per evitare che la politica sia sempre e solo quella dei palazzi e delle segreterie di partito. Ognuno è stato e sarà libero di partecipare a una scelta che in futuro rappresenterà sempre più il miglior sistema sul quale dovranno adattarsi tutti. Anche il centrodestra (Berlusconi permettendo) farebbe un buon servizio alla nazione se proponesse una scelta analoga. Un segno di cambiamento che finirebbe per essere accolto come un segnale di novità, tanto atteso nel dopo cavaliere. La libertà di partecipare lasciata agli amici e simpatizzanti dei Cattolici democratici è garantita sempre e comunque. Tanto più in vista del ballottaggio di domenica prossima, dove si deciderà chi sarà il candidato premier per la coalizione di centrosinistra. Questa vittoria della partecipazione e del confronto è sicuramente un suggestivo passaggio che porta solo benefìci a tutta la politica, dove le scelte dovranno essere sempre più condivise e dove vecchie liturgie appaiono obsolete. I Cattolici democratici in questo senso auspicano che da questa esperienza maturi in tutti la consapevolezza che fa bene alla politica mettersi in discussione, discutere le scelte e soprattutto le decisioni che ne scaturiranno. Chi non partecipa e chi si astiene», concludono Arduini e de Rubeis, «abbia rispetto dell’altrui sentimento partecipativo. Soprattutto non giudichi con rabberciata demagogia e il solito populismo al quale non crede più nessuno».
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