Prove di terremoto per le first lady
Le mogli dei Grandi salgono sul simulatore all’interno di una mostra.
L’AQUILA. Nessun timore, solo qualche brivido alla fine di un’esperienza decisamente lontana dai rigidi protocolli ufficiali. Le first lady, prima del pranzo, si sono cimentate in una simulazione di terremoto grazie a una speciale apparecchiatura. La signora Barroso si è offerta volontaria, insieme con la canadese Harper, la svedese Filippa Reinfeldt e la sudafricana Siza Kele Khumalo Zuma, per salire, sotto lo sguardo attento e divertito di un ingegnere della Protezione civile, sulla pedana di un simulatore di sisma montato nel cortile della caserma. Il simulatore compone una piccola mostra allestita per spiegare quali sono i fenomeni legati ai terremoti.
Gli esperti le chiamano «tavole vibranti»: rappresentano il mezzo per verificare l’efficacia delle tecniche di intervento e il grado di protezione degli edifici; in pratica l’apparecchiatura simula potenza e tipo di ondulazione del terremoto e solitamente viene impiegata per calcolare, in fase di realizzazione, il grado di resistenza di un’abitazione. La visita alla mostra, prevista subito dopo quella alle macerie del centro storico e a ridosso del pranzo offerto nei saloni della caserma dalla moglie del governatore Chiodi, è cominciata verso le 13. Uno sguardo alle immagini, poi la descrizione del simulatore, realizzato con una grande pedana sospesa.
La macchina è stata messa in funzionare mentre l’ingegnere dava spiegazioni. A dimostrazione avvenuta, l’invito scherzoso dell’ingegnere della Protezione civile. «Qualcuna vuole provare?»: ha detto, non immaginando di accendere la curiosità delle ospiti. Invece. La Barroso ha alzato la mano, senza tentennamenti. E un attimo dopo, sempre senza un briciolo di esitazione, è salita sulla pedana. Seguita con un po’ più di esitazione dalle altre tre first lady, tutte coi caschetti in testa. Alla fine facce un po’ scombussolate ma tante risate. Non è dato sapere se i mariti dovranno visitare la mostra: chissà se avranno la stessa curiosità e spavalderia delle consorti.
Gli esperti le chiamano «tavole vibranti»: rappresentano il mezzo per verificare l’efficacia delle tecniche di intervento e il grado di protezione degli edifici; in pratica l’apparecchiatura simula potenza e tipo di ondulazione del terremoto e solitamente viene impiegata per calcolare, in fase di realizzazione, il grado di resistenza di un’abitazione. La visita alla mostra, prevista subito dopo quella alle macerie del centro storico e a ridosso del pranzo offerto nei saloni della caserma dalla moglie del governatore Chiodi, è cominciata verso le 13. Uno sguardo alle immagini, poi la descrizione del simulatore, realizzato con una grande pedana sospesa.
La macchina è stata messa in funzionare mentre l’ingegnere dava spiegazioni. A dimostrazione avvenuta, l’invito scherzoso dell’ingegnere della Protezione civile. «Qualcuna vuole provare?»: ha detto, non immaginando di accendere la curiosità delle ospiti. Invece. La Barroso ha alzato la mano, senza tentennamenti. E un attimo dopo, sempre senza un briciolo di esitazione, è salita sulla pedana. Seguita con un po’ più di esitazione dalle altre tre first lady, tutte coi caschetti in testa. Alla fine facce un po’ scombussolate ma tante risate. Non è dato sapere se i mariti dovranno visitare la mostra: chissà se avranno la stessa curiosità e spavalderia delle consorti.