Regione, caccia al «tesoretto»

20 Dicembre 2009

Un miliardo di euro mai spesi. Revocati fondi ad alcuni Comuni

L’AQUILA. Nel bilancio regionale c’è un miliardo di euro di economie vincolate, cioè di fondi impegnati ma non ancora spesi. Secondo la maggioranza che governa la Regione, parte di quei fondi potrebbero essere recuperati. Ma il tesoretot va cercato. Per questo è partita una ricognizione per rintracciare le risorse e verificare a che punto sono le pratiche.

L’ordine perentorio è stato impartito ai direttori delle varie strutture e ai dirigenti ai quali è stato anche chiesto di mettere a sistema un monitoraggio continuo sulla spesa. Ad annunciare l’iniziativa è il presidente della commissione Bilancio, Emilio Nasuti, secondo il quale in seguito ai primi controlli alcuni Comuni hanno hanno perso soldi mai spesi.

«Abbiamo avuto Comuni che si sono visti cancellare il finanziamento», spiega Nasuti, ex sindaco di Castelfrentano «perché dopo cinque, sei sette anni dall’affidamento, per l’opera che si sarebbe dovuta realizzare non era stato presentato neppure il progetto». Nasuti lancia un messaggio anche ai direttori regionali: «Il 2010 sarà l’anno in cui si deve resettare il sistema rimettendo le caselle al posto giusto. Dobbiamo attivare strumenti che ci permettano di sapere tutto sulla machina amministrativa, a partire dalle economie vincolate. Sul fondo vincolato dobbiamo avere tutte le indicazioni, le scadenze, insomma un quadro complessivo e monitorare se i fondi si stanno spendendo. Ogni situazione deve avere una scheda tecnica con tutte le informazioni, come succede in una sana azienda privata».

Ed ecco la stoccata ai direttori: «Non deve più succedere che delle direzioni chiamate a un report immediato in poche danno risposte. E’ una cattiva abitudine gestionale che va sanata riconducendola ad una visione aziendale nella quale ad ogni inizio ci deve essere un epilogo».
Secondo Nasuti, tra i dirigenti deve nascere una nuova filosofia: «per sentirsi coinvolti e responsabili nel vedere globalmente l’azione delle regione e non più le singole aree. Bisogna arrivare», conclude Nasuti «ad avere bilanci chiari con l’amministratore che può fare scelte in linea con il programma di governo».