Ricostruzione, tutti i nodi di Barca

Il ministro in città per incontri con istituzioni e cittadini

L'AQUILA. Quella di oggi è la seconda visita ufficiale in città in meno di un mese del ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca. Una visita che, come la prima, si è caricata di molte attese che stavolta si spera non vadano deluse.

Il commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi ha diffuso un comunicato - che sembra la fotocopia di quello di un mese fa - per rendere noto il programma di domattina della visita di Barca. Eccolo: «Venerdì 16 marzo, a partire dalle ore 10 nella sala giunta di Palazzo Silone, si terrà un nuovo incontro tra il Commissario delegato per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, e il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca. Saranno approfonditi i temi legati alla ricostruzione e al rilancio economico dei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009. parteciperanno al vertice anche i rappresentanti del Ministero della Economia e delle Finanze, del Dipartimento della Protezione Civile nazionale, della struttura Commissariale e il Prefetto dell Aquila; alle ore 11.30 la riunione verrà allargata al presidente della Provincia dell'Aquila, al Sindaco dell'Aquila e ai Sindaci Coordinatori delle cosiddette Aree Omogenee; la conferenza stampa è prevista per le ore 13».

Barca nel pomeriggio si sposterà al Ridotto del teatro comunale per un incontro con i cittadini. Il giorno dopo, sabato, sarà nei laboratori del Gran Sasso per il convegno nel quale verrà discusso il documento Ocse che delinea alcune proposte per la rinascita dell'Aquila. Da quanto si è capito il ministro in questo mese ha messo a punto un dossier con tutti i dati relativi a quello che si è fatto finora sulla ricostruzione. Sarà forse il solito "tomo" dove c'è di tutto meno che i problemi veri della gente.

Quello che è stato fatto finora - o meglio non è stato fatto - è sotto gli occhi di tutti, soprattutto degli aquilani che non sanno fra quanti decenni potranno tornare nelle proprie case nei centri storici. Il ministro un mese fa disse che c'era stato un difetto nel comunicare il lavoro messo in campo dal commissario e dagli attori istituzionali. In realtà sul terremoto di show se ne sono fatti fin troppi e forse il miglior modo di comunicare è quello di cominciare a ricostruire case e tessuto sociale. La speranza è che al di là delle cifre (spesso fatte apposta per confondere le menti) il rappresentante del governo arrivi in città con proposte concrete che possano sbloccare la fase di stallo e mettere un po' all'angolo i protagonisti di una brutta vicenda che ha finito per avvelenarsi ancora di più a causa della campagna elettorale.

I nodi da sciogliere sono tanti. Alcuni sono indicati nella tabella in alto. Che cosa intende fare per esempio, il governo Monti per il rilancio economico dell'Aquila e dei Comuni del cratere al di là di interessantissimi convegni che però daranno, semmai, risultati fra anni? O basterà il "de minimis" per mettere tutti con la coscienza in pace? Ieri il sindaco Cialente è andato a Roma proprio per incontrare Barca e sottoporgli, da quanto si è saputo, alcune questioni che riguardano il bilancio del Comune dell'Aquila e l'applicazione dell'Imu (ex Ici) in una città devastata dal sisma. C'è poi da prendere di petto la questione della governance. Non basta dire che i poteri sulla ricostruzione passeranno ai sindaci. Bisogna disegnare un percorso preciso che tenga conto anche della legge speciale per L'Aquila in discussione in parlamento. Insomma da Barca si attendono decisioni non solo numeri.
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