Roccaraso, sconti e pacchetti per gli appassionati di sci
Istituita una commissione, saranno creati pacchetti turistici per attirare gli appassionati. L’opposizione di Castel di Sangro: non siamo contrari ai nuovi impianti, ma non ci illudiamo
CASTEL DI SANGRO. Mentre nella politica comprensoriale, sui social network e tra la gente comune continua a tenere banco il progetto di collegamento funiviario tra Castel di Sangro e il bacino sciistico dell'Aremogna, il consiglio comunale di Roccaraso, nel corso della sua ultima seduta, ha approvato la decisione di nominare una commissione che abbia il compito di elaborare un regolamento che disciplini le modalità di concessione e gestione di aree demaniali nel bacino in questione.
Durante il periodo della durata di sei mesi la commissione incaricata, composta da tre membri, di cui due di maggioranza e uno di minoranza, dovrà elaborare le linee guida di fruizione dei servizi turistici locali prevedendo possibilità di agevolazioni soprattutto per i residenti. Particolare riguardo nella stesura del regolamento dovrà essere riservata, secondo quanto si legge negli atti, «ad agevolazioni ai residenti articolate in funzione dell’età, alla creazione di una corsia preferenziale di rapido accesso agli impianti per gli allievi delle scuole sci locali, ad agevolazioni tariffarie e sponsorizzazioni per attività agonistiche degli sci club locali, all’individuazione di strumenti di concertazione permanenti di coordinamento e armonizzazione delle varie e diverse attività imprenditoriali di settore, in particolare per la predisposizione di pacchetti turistici».
E sempre nel corso di una seduta di consiglio comunale, questa volta di Castel di Sangro, il gruppo di opposizione è tornato ad affrontare anche la questione del progetto di collegamento scioviario tra Castel di Sangro e Roccaraso chiedendo spiegazioni alla maggioranza sulle polemiche delle ultime settimane. A nome proprio della minoranza interviene il consigliere Diego Carnevale: «Non siamo aprioristicamente contrari al progetto. Tutti ci auguriamo che, qualora l’intervento vada veramente in porto, si possa dare nuovamente impulso alla tratta ferroviaria, ma è difficile illudersi, poiché una volta che i servizi pubblici sono stati tolti come è successo per la tratta ferroviaria Sulmona-Carpinone (per non parlare della Sangritana), è molto difficile farli ripristinare. Insomma, con l’ingente cifra di cui si parla si potrebbe creare un’offerta turistica di alto livello, meno impattante e rischiosa, e distribuita sull’intero arco dell’anno». Il consigliere Carnevale si chiede poi se questi soldi arriveranno davvero. «Si paventa», conclude, «il mancato rimborso ai Comuni per le spese straordinarie sostenute per l’emergenza neve, i soldi per il campus scolastico dovevano essere qui già a primavera, così come quelli per il rifacimento della piazza, ma non si è visto nulla. Non si può non riconoscere che quel che è mancato è il ruolo di coordinamento, impulso e stimolo che dovrebbe essere svolto dalla Comunità montana».
Claudia Sette
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