Roccaraso, tassa di soggiorno non versata al Comune: albergatori denunciati per peculato
Durante i controlli fatti in sinergia con la Procura regionale della Corte dei Conti, la Finanza scopre che alcuni operatori dal 2012 al 2017 hanno omesso di versare l'imposta, provocando un danno erariale di 70 mila euro
ROCCARASO. Tasse di soggiorno non versate dagli alberghi al Comune per ben cinque anni, per un totale di circa 70 mila euro. Questo il danno erariale commesso da alcune strutture ricettive di Roccaraso (L'Aquila) da luglio 2012 ad agosto 2017 e scoperto dalla Guardia di Finanza di Sulmona. L'attività a tutela dei tributi locali da parte della Finanza, in sinergia con la Procura Regionale della Corte dei Conti dell’Aquila, si sta svolgendo anche in altre città turistiche, e non è la prima volta che si scoprono violazioni degli obblighi di versamento della tassa di soggiorno che ogni operatore alberghiero è tenuto a riscuotere dai propri clienti e riversare successivamente nelle casse comunali. L'attività investigativa della Compagnia di Sulmona ha permesso di individuare alcune strutture ricettive operanti in Roccaraso che, pur avendo incassato dai propri clienti la tassa per circa 70mila euro, ne hanno omesso il relativo versamento al Comune di appartenenza. L’esito delle indagini è stato inoltre segnalato alla Procura della Repubblica di Sulmona, ipotizzando il reato di peculato a carico dei responsabili delle strutture alberghiere individuate, nonché alla Procura Regionale della Corte dei Conti dell’Aquila per le conseguenti responsabilità di natura erariale.