Rugby, azzurri nella città ferita
Nazionale della palla ovale oggi in città. Parisse: un gesto dovuto.
L’AQUILA. Gli azzurri della palla ovale sbarcano oggi all’Aquila per visitare i luoghi colpiti dal terremoto e incontrare la popolazione abruzzese. Questa mattina, Parisse e compagni lasceranno il ritiro di Colli del Tronto - dove stanno preparando il terzo test match da giocare contro la rappresentativa samoana (in programma sabato ad Ascoli Piceno) - per raggiungere la scuola della Guardia di Finanza. In mattinata gli azzurri saranno nel quartiere Case di Cese di Preturo, dove i tecnici del progetto illustreranno le caratteristiche dei nuovi complessi antisismici. Più tardi, la squadra tornerà nella caserma di Coppito per incontrare il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. Sempre qui, in forma privata, gli azzurri incontreranno la famiglia di Lorenzo Sebastiani, il giovane pilone morto nella notte del 6 aprile.
Sempre a Coppito il pranzo della nazionale, insieme alle persone ospiti nella caserma, nella speranza di riuscire a mettere qualcosa sotto i denti, tra una foto e un autografo. In un’occasione analoga, ai giocatori della nazionale di calcio è stato molto difficile - durante la visita in caserma - pranzare, tanto insistente era l’assedio dei tifosi. Una situazione di festa, comunque, sia per i giocatori, sia per gli sfollati, molti dei quali hanno trascorso diversi mesi nelle tendopoli che sono state chiuse con l’arrivo del freddo. Nel pomeriggio c’è la visita in centro storico con un incontro dedicato ai ragazzi delle scuole di rugby e ai cittadini, tifosi e appassionati. L’appuntamento è fissato alle 14.30 alla Villa comunale, si proseguirà verso Piazza Duomo e lungo il corso fino alla Fontana luminosa.
Una passeggiata in compagnia degli uomini di Mallett. Sergio Parisse, dal 2008 capitano della nazionale italiana rugby e aquilano di origine - il padre, Sergio senior, ha militato nel club neroverde negli Anni ’60/’70 - ha così commentato la decisione degli azzurri di visitare la città dell’Aquila: «Da parte nostra è un gesto doveroso nei confronti di una città e di una popolazione che hanno dato moltissimo al gioco del rugby e che sono state così duramente colpite dalla tragedia di aprile», ha commentato. «Sono sicuro», ha aggiunto il numero otto dello Stade Francais, «che il calore e l’amicizia che la gente d’Abruzzo ci regaleranno mercoledì saranno di grande aiuto in vista del terzo e ultimo test match di sabato prossimo contro Samoa, e spero che il nostro sostegno possa dare ancora più forza a tutti coloro che sono stati colpiti dal terremoto».
In giornata, i ragazzi della nazionale incontreranno anche l’associazione «Forza L’Aquila» per sostenere il progetto della cittadella dello sport. Un intervento di riqualificazione dell’area di piazza d’Armi per un nuovo spazio polifunzionale in grado di offrire risposta all’esigenza di spazi delle società sportive cittadine.
Sempre a Coppito il pranzo della nazionale, insieme alle persone ospiti nella caserma, nella speranza di riuscire a mettere qualcosa sotto i denti, tra una foto e un autografo. In un’occasione analoga, ai giocatori della nazionale di calcio è stato molto difficile - durante la visita in caserma - pranzare, tanto insistente era l’assedio dei tifosi. Una situazione di festa, comunque, sia per i giocatori, sia per gli sfollati, molti dei quali hanno trascorso diversi mesi nelle tendopoli che sono state chiuse con l’arrivo del freddo. Nel pomeriggio c’è la visita in centro storico con un incontro dedicato ai ragazzi delle scuole di rugby e ai cittadini, tifosi e appassionati. L’appuntamento è fissato alle 14.30 alla Villa comunale, si proseguirà verso Piazza Duomo e lungo il corso fino alla Fontana luminosa.
Una passeggiata in compagnia degli uomini di Mallett. Sergio Parisse, dal 2008 capitano della nazionale italiana rugby e aquilano di origine - il padre, Sergio senior, ha militato nel club neroverde negli Anni ’60/’70 - ha così commentato la decisione degli azzurri di visitare la città dell’Aquila: «Da parte nostra è un gesto doveroso nei confronti di una città e di una popolazione che hanno dato moltissimo al gioco del rugby e che sono state così duramente colpite dalla tragedia di aprile», ha commentato. «Sono sicuro», ha aggiunto il numero otto dello Stade Francais, «che il calore e l’amicizia che la gente d’Abruzzo ci regaleranno mercoledì saranno di grande aiuto in vista del terzo e ultimo test match di sabato prossimo contro Samoa, e spero che il nostro sostegno possa dare ancora più forza a tutti coloro che sono stati colpiti dal terremoto».
In giornata, i ragazzi della nazionale incontreranno anche l’associazione «Forza L’Aquila» per sostenere il progetto della cittadella dello sport. Un intervento di riqualificazione dell’area di piazza d’Armi per un nuovo spazio polifunzionale in grado di offrire risposta all’esigenza di spazi delle società sportive cittadine.