Santuario di Roio, altri due mesi di lavori 

All’appello manca l’innovativo sistema di riscaldamento, l’attesa inaugurazione slitta a inizio 2025

L’AQUILA. Potrebbero volerci almeno altri due mesi per la fine dei lavori al santuario di Roio chiuso praticamente dal 2009. È questa l’ultima ufficiosa previsione che arriva da fonte autorevole. Il che significa che l’auspicata riapertura per il prossimo Natale potrebbe slittare a inizio 2025. Ma qual è il problema che sta provocando tanto ritardo? Potremo dire che quella che doveva essere “la ciliegina” sulla torta stenta ad essere “collocata”. Stiamo parlando di un innovativo sistema di riscaldamento che prevede la posa in opera di pedane forse di color legno – su cui verrà poi poggiata parte dei banchi – che sono percorse all’interno da un sistema che le porta a una temperatura capace di riscaldare la chiesa durante le funzioni religiose. Si sa che la realizzazione delle pedane da parte della ditta incaricata è già iniziata ma non ci sono tempi certissimi per la consegna delle stesse.
Si tratta di pedane da fare su misura in base alle esigenze del santuario. Una volta realizzate andranno trasportate a Roio e montate dalla ditta che si sta occupando del cantiere e per questo sembra ci voglia un mese e mezzo. Quindi l’operazione dovrebbe finire a metà dicembre. Ci sono poi pratiche burocratiche da espletare per la “restituzione” dell’edificio sacro alla diocesi e alla parrocchia di Roio, pratiche che potrebbero provocare altri ritardi. Infine andrà organizzata la cerimonia di inaugurazione attesa a Roio come un fatto davvero eccezionale. La speranza di riaprire per Natale non è ancora scemata, ma nel caso sarà una corsa contro il tempo.
Il terremoto del 2009 aveva danneggiato pesantemente il santuario dedicato a Santa Maria della Croce e grazie alla Regione Liguria era stato possibile procedere in tempi ragionevoli al consolidamento e restauro. La Liguria fece una donazione di un milione e mezzo di euro. Il cantiere (primo lotto) era stato consegnato nel 2014 e i lavori erano stati incentrati sulla riparazione dei danni strutturali e sull’adeguamento sismico dell’edificio, Inoltre era stato, ma solo in parte, restaurato l’apparato decorativo sia interno che esterno. Nell’aprile 2017 il Santuario è stato riconsegnato e aperto per un solo giorno alla presenza di rappresentanti della Regione Liguria che presentarono i lavori eseguiti. (g.p.)
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